Camper punta ai 260 milioni di euro nel full year. L’Italia vale il 10%
In occasione del 50esimo anniversario di Camper, il CEO e proprietario Miguel Fluxa, racconta a Pambianconews gli ultimi sviluppi del marchio spagnolo che conta di raggiungere i 260 milioni di euro nel fiscal year 2025, grazie a un aumento delle vendite tra l’8% e il 10 per cento. La label conta attualmente 210 negozi retail diretti in 20 Paesi. L’Italia rappresenta attualmente quasi il 10% del giro d’affari. Nel mondo Camper è distribuito in 1200-1300 store multimarca di cui circa 300 in Italia. I cinque mercati chiave sono, dopo la Spagna, Italia, Giappone, Corea del Sud e Turchia.
Come avete scelto di festeggiare un anniversario così importante?
“In occasione dell’anniversario abbiamo collaborato con Martin Parr (fotoreporter britannico) per la campagna primavera/estate 2025, creando video, grafiche e nuove vetrine che catturano il tono di voce distintivo del brand e la sua comunicazione visiva. Abbiamo anche lavorato con Irma Boom, una delle più acclamate book designer del nostro tempo, per creare un libro artistico che celebra cinque decenni di creatività e design. Inoltre, abbiamo lanciato una capsule collection sotto la direzione creativa del nostro creative director Achille Ion Gabriel, reimmaginando le icone di Camper attraverso una lente contemporanea. Per commemorare ulteriormente questo traguardo, abbiamo pensato a una collezione in edizione limitata con Martí Guixé che riprende la sua collaborazione del 1999 con Camper, riportando lo spirito concettuale di quel progetto attraverso sei nuovi oggetti da collezione caratterizzati dal rosso distintivo del brand. Abbiamo inoltre presentato una mostra itinerante in Asia, che ha viaggiato attraverso Seoul, Tokyo, Shanghai e Taipei, riflettendo su cinquant’anni di design, innovazione e dialogo culturale. Ogni edizione è stata sviluppata in collaborazione con team locali, combinando pezzi d’archivio con nuove espressioni creative che connettono il nostro passato con il presente. Infine, abbiamo ospitato una celebrazione nella fabbrica originale della famiglia a Maiorca con la stampa e gli amici della maison, un momento per onorare la nostra storia e la comunità creativa che continua a plasmare il percorso di Camper”.

Quali saranno le novità in termini retail?
“Guardando avanti, siamo entusiasti di due importanti progetti di ristrutturazione previsti per il 2026: il nostro negozio di Monaco, progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma, e la nostra sede di Paris Opéra progettata dagli architetti italiani Piovenefabi“.
Cosa rappresenta l’Italia per Camper?
“Il mercato italiano è particolarmente importante per noi. È un Paese con una forte cultura del design e una profonda tradizione calzaturiera, che lo rende un ambiente molto naturale per Camper. Siamo presenti nel mercato dal 1992, quando abbiamo aperto i nostri primi account e il nostro primo negozio a Milano, ed è stato un mercato importante per noi da allora. Oggi abbiamo una solida rete wholesale premium di circa 300 clienti, insieme a una selezione di negozi monobrand nelle città italiane più importanti”.
Quali sono le principali differenze tra i brand Camper e Camperlab?
“Nel 1975 mio padre è entrato nell’azienda di famiglia e ha creato Camper come brand. Ha integrato l’eredità del sapere come fare scarpe di qualità con design e comfort. Ha cercato di realizzare scarpe ben progettate che si possano indossare ogni giorno. Questa è la base del prodotto oggi. A questo abbiamo aggiunto alcuni valori culturali. Veniamo da Maiorca, dal Mediterraneo, lì c’è un modo di vivere lento. Camperlab, invece, è uno spazio nato nel 2015 per la sperimentazione di calzature, accessori e capi ready-to-wear. L’obiettivo era puntare su ancora più creatività e più rottura degli schemi. E credo che Achilles abbia guidato Camperlab da quando è entrato nel 2020 in modo impressionante, cosa che si è riflessa nelle vendite e in tutto ciò che stiamo facendo e nell’impatto che stiamo ottenendo”.
Cosa rappresentano le collaborazioni con altri brand nell’universo di Camper?
“Le collaborazioni fanno parte del nostro dna. Per noi, lavorare con designer di primo piano e menti creative è da lungo tempo un modo per creare prodotti esclusivi ed esperienze retail uniche. Non si tratta solo di immagine; si tratta anche di integrare culture e prospettive diverse attraverso il design e portare quella visione a un pubblico globale. Ecco perché le nostre collaborazioni non sono mai concepite come gesti isolati. Crediamo nel costruire relazioni di lungo periodo, perché le partnership significative richiedono tempo per crescere. Questo permette a entrambe le parti di sperimentare, evolvere e creare collezioni che risultino autentiche. Inoltre dà al pubblico la possibilità di connettersi pienamente con la storia e i valori dietro ogni collaborazione, invece di vederla solo come una capsule stagionale”.
Com’è nata la partnership con il marchio italiano Sunnei?
“Sunnei è stato un partner naturale: la sua estetica colorata, le silhouette sperimentali e l’approccio audace e non ortodosso alla moda erano una combinazione perfetta. Oltre al design, la loro capacità di connettersi con una comunità giovane e creativa li ha resi un abbinamento ideale per lo spirito di Camper. Insieme abbiamo lanciato ‘Forone’ nell’autunno/inverno 2024 e ‘Pelotissima’ nella primavera/estate 2025, che hanno funzionato molto bene non solo in termini di immagine ma anche in termini di vendite”.

Parallelamente al suo 50esimo anniversario, Camper ha recentemente celebrato i 30 anni della linea Pelotas, la campagna autunno/inverno 2025 è stata affidata a Elaine Constantine, fotografa britannica nota per il suo stile documentaristico e per le collaborazioni con riviste londinesi degli anni Novanta. Creata nel 1995, il design di Pelotas, che prende il nome dalla parola “palline” in spagnolo, si ispira ai vecchi palloni da calcio cuciti a mano. Prodotto esclusivamente in Europa, il modello ‘Pelotas Ariel’ è realizzato con materiali extra resistenti. La scarpa è caratterizzata da una suola in gomma con 87 “palline” e cucitura a 360 gradi, abbinata a una tomaia in pelle europea conciata al vegetale, certificata Leather Working Group. Ogni paio è coperto da una garanzia a vita.
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