Crolla il tetto a Regina Coeli, centinaia di detenuti sfollati

Ottobre 10, 2025 - 16:00
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Crolla il tetto a Regina Coeli, centinaia di detenuti sfollati

Attimi di paura ieri a Regina Coeli quando una porzione del tetto del carcere romano è crollata. Per fortuna non ci sono stati né morti né feriti. Non appena appresa la notizia, il capo del Dap Stefano De Michele “si è immediatamente recato” sul posto per coordinarsi con i Vigili del Fuoco.

Dopo un’ora è arrivata anche una nota del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove che ha spiegato come a crollare sia stata “improvvisamente – e in termini non prevedibili – la cupola della seconda rotonda a causa di una tarmatura delle travi interne, già indebolite dall’umidità, non rilevabile. Il carcere è in sicurezza sotto tutti i profili”. Ha poi annunciato che una ditta era già al lavoro per riparare il danno e che i detenuti sono stati sfollati per spostarli in altre strutture. Una tragedia sfiorata che comunque lascia spazio alla polemiche. Per la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia, quanto successo “dimostra in modo drammatico quanto il Governo continui a ignorare la vera emergenza delle carceri italiane. Mentre si moltiplicano gli annunci di nuove strutture, la realtà è che quelle esistenti versano in condizioni inaccettabili, tra degrado, mancanza di manutenzione e sovraffollamento. È la fotografia di un sistema abbandonato e di un esecutivo che preferisce nascondersi dietro slogan vuoti anziché affrontare con serietà il problema”.

Secondo recenti dati del Garante regionale dei detenuti nel carcere romano a fronte di una disponibilità di 572 posti, ci sono 1.116 detenuti. Proprio Stefano Anastasia ha così commentato: “Per fortuna non si è fatto male nessuno. Il crollo della volta della II rotonda di Regina Coeli mi sembra una metafora delle condizioni del nostro sistema penitenziario. È importante che, con i vigili del fuoco, ci sia andato anche il capo dell’amministrazione penitenziaria, per rendersi conto di persona di cosa si tratti. Non abbiamo quasi neanche più la voce per dirlo: così non si può andare avanti”. “Sono anni che discutiamo delle condizioni strutturali di Regina Coeli – ha aggiunto la garante cittadina Valentina Calderonetra infiltrazioni, muffe, tubature che si rompono e caldaie sempre guaste. Un anno fa è stata chiusa l’ottava sezione a seguito di un incendio che aveva causato danni strutturali. Nonostante un intero reparto in meno, il numero delle persone è continuato a crescere e sfioriamo il 200% di tasso di sovraffollamento”.

Critiche anche dal sindacato Fns Cisl che raccoglie vigili del fuoco e polizia penitenziaria: “quanto accaduto evidenzia ancora una volta lo stato di grande fragilità strutturale che moltissimi istituti penitenziari soffrono, situazioni che mettono a rischio non solo la sicurezza dell’integrità che un ambiente detentivo deve avere per sua natura, ma mette a rischio la sicurezza di chi nel carcere lavora e vive. Auspichiamo che questo ennesimo grave fatto sia da monito affinché il governo trovi risorse economiche aggiuntive per consentire agli organi preposti del Dap di riuscire ad intervenire sulle molte criticità che insistono sul territorio nazionale”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia