In Campania le imprese della filiera moda si riuniscono e nasce Mo.Cam

Novembre 27, 2025 - 00:00
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In Campania le imprese della filiera moda si riuniscono e nasce Mo.Cam
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La Campania chiama a raccolta tutte le imprese della filiera moda e istituisce Mo.Cam, un nuovo sistema di società specializzate che vuole mettere in relazione l’intero ecosistema moda.

Come riporta Il Sole 24 Ore, si tratta del primo caso in Italia in cui un numero così ampio di realtà – aziende, istituzioni, Università e centri di ricerca – sottoscrive un unico atto costitutivo per lavorare a progetti comuni. Tra i promotori figurano Confindustria Campania, l’Unione Industriali di Napoli, Uniservizi, il Campania Digital Innovation Hub, la Rete Confindustria, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, oltre al Cis e all’Interporto Campano.

Alla rete hanno aderito finora 19 imprese campane – tra cui Cam.Pel, Giada, Enis, Isaia, Kocca ed Errelab -, ma il numero è già in crescita e potrebbe arrivare rapidamente a quota cento. L’obiettivo condiviso è individuare nuove strategie in una fase complessa per il settore moda e per il tessile-abbigliamento, in un contesto economico e geopolitico in forte evoluzione.

La nascita di Mo.Cam è stata resa possibile dal tavolo Modec, istituito dalla Regione Campania, che oggi rappresenta l’interlocutore unitario del comparto e ha riunito sin dall’inizio i soggetti coinvolti nella rete. Dal nuovo esecutivo regionale ci si attende l’assegnazione di fondi dedicati, analogamente a quanto già avviene per altri distretti produttivi, come quelli dell’oreficeria e dell’aerospazio. “Speriamo che la nuova giunta prosegua su questa linea”, riporta su Il Sole 24 Ore Luigi Giamundo, presidente della sezione Moda dell’Unione Industriali di Napoli e promotore dell’iniziativa, oggi alla guida dell’Organo Comune.

Come ricorda Il Sole 24 Ore, nel caso di Mo.CaM, le aziende aderenti utilizzeranno la Rete Contratto come forma giuridica di collaborazione. Nello specifico, la Rete Contratto è una forma di cooperazione che permette alle imprese di collaborare mantenendo la propria autonomia giuridica ed economica. Offre vantaggi significativi soprattutto alle realtà di piccole dimensioni: maggiore competitività, accesso condiviso a risorse e competenze, più forza contrattuale, semplificazione amministrativa e nuove opportunità di innovazione.

Si tratta dunque di uno strumento pensato per rafforzare un settore chiave dell’economia regionale. In Campania, la moda – tra tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria – conta circa 22mila imprese, attive sia nell’eccellenza manifatturiera sia nella produzione per grandi brand del lusso, nel private label e in una vasta rete retail che supera i 10mila punti vendita con sede in regione. La filiera produce complessivamente oltre 20 miliardi di euro di fatturato e impiega 110mila addetti, pari al 9% del totale nazionale e alla metà del dato del Sud. Una filiera robusta, ma oggi attraversata da una crisi strutturale che richiede nuove visioni per mantenere la competitività internazionale.

“Mo.Cam nasce per superare l’individualismo e costruire un ecosistema integrato che valorizzi le eccellenze campane”, spiega ancora Giamundo a Il Sole 24 Ore. Il progetto prevede anche un marchio comune, pensato per rafforzare la presenza sui mercati globali, stimolare l’innovazione tecnologica e attrarre opportunità che sarebbe difficile cogliere individualmente.

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Redazione Redazione Eventi e News