Demenza senile, come riconoscerla: osserva bene questi dettagli per salvare i tuoi cari

Ottobre 8, 2025 - 02:00
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Demenza senile, come riconoscerla: osserva bene questi dettagli per salvare i tuoi cari

La demenza senile rappresenta una delle sfide più complesse e diffuse nel campo delle malattie neurodegenerative.

Si tratta di un disturbo che provoca un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, tra cui memoria, linguaggio e capacità di ragionamento, con un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente e dei suoi familiari. Alla luce degli ultimi aggiornamenti scientifici e clinici, è importante approfondire i sintomi iniziali, le terapie disponibili e le strategie di gestione di questa condizione.

La demenza senile non è una malattia unica, ma un termine generico che racchiude diverse forme di declino cognitivo progressivo tipico dell’età avanzata. La più diffusa è la malattia di Alzheimer, che costituisce circa il 60-80% dei casi di demenza. Altre forme comuni includono la demenza vascolare, caratterizzata da un ridotto afflusso sanguigno al cervello, e la demenza a corpi di Lewy, che si distingue per la presenza di aggregati proteici specifici nel tessuto cerebrale.

Dal punto di vista clinico, la demenza si manifesta inizialmente con sintomi spesso lievi e facilmente confondibili con normali dimenticanze. Tra i segnali precoci più comuni troviamo:

  • Perdita di memoria recente, con difficoltà a ricordare eventi appena accaduti o ripetizione frequente delle stesse domande.
  • Disorientamento temporale e spaziale, che porta la persona a non riconoscere luoghi familiari o a perdere la cognizione del tempo.
  • Difficoltà nel linguaggio, con incapacità di trovare parole adeguate o di seguire conversazioni complesse.
  • Cambiamenti nella personalità e nel comportamento, inclusi ansia, irritabilità, apatia o sospettosità.
  • Problemi di giudizio e decisionale, che possono tradursi in scelte sbagliate o rischiose.
  • Tendenza a perdere oggetti e a non ricordare dove sono stati collocati.

Questi sintomi evolvono gradualmente e, se non riconosciuti per tempo, possono condurre a una perdita completa dell’autonomia.

Diagnosi e approccio terapeutico

Riconoscere precocemente la demenza è cruciale per poter intervenire tempestivamente e rallentare la progressione della malattia. La diagnosi si basa su un percorso multidisciplinare che include:

  • Valutazioni neurologiche e neuropsicologiche approfondite per analizzare le funzioni cognitive.
  • Test cognitivi standardizzati, come il Mini-Mental State Examination (MMSE), impiegati anche dai medici di base per una prima valutazione.
  • Esami di neuroimaging (risonanza magnetica, tomografia computerizzata) per escludere altre cause e valutare danni cerebrali.
  • Analisi di laboratorio per identificare eventuali alterazioni metaboliche o carenze vitaminiche.

Non esistono ancora cure risolutive per la demenza senile, ma il trattamento farmacologico può offrire benefici sintomatici. Gli inibitori della colinesterasi (ad esempio donepezil) migliorano temporaneamente la memoria e le capacità cognitive, mentre la memantina è impiegata per forme moderate o gravi della malattia. Oltre ai farmaci, le terapie comportamentali e occupazionali sono fondamentali per mantenere l’autonomia del paziente e gestire i cambiamenti emotivi.

Anche il ruolo del caregiver è centrale: il supporto familiare, la programmazione di routine quotidiane e l’incoraggiamento a mantenere attività mentali e fisiche sono elementi che contribuiscono a migliorare la qualità della vita del malato.

Sebbene non esista una prevenzione certa per la demenza senile, numerosi studi evidenziano come uno stile di vita sano possa ridurre il rischio
Prevenzione e gestione a lungo termine (www.blitzquotidiano.it)

Sebbene non esista una prevenzione certa per la demenza senile, numerosi studi evidenziano come uno stile di vita sano possa ridurre il rischio di insorgenza o rallentare il decorso della malattia. Le principali strategie preventive includono:

  • Dieta mediterranea equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e grassi salutari, che favorisce la salute cerebrale.
  • Attività fisica regolare, anche una semplice camminata quotidiana aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e la funzione neuronale.
  • Stimolazione cognitiva continua, attraverso la lettura, giochi di memoria, apprendimento di nuove abilità o attività sociali.
  • Gestione dello stress, mediante tecniche di rilassamento, yoga o meditazione.
  • Controllo dei fattori cardiovascolari, come ipertensione, diabete, colesterolo alto, che sono associati a un maggior rischio di demenza.

Nelle fasi avanzate della malattia, si rende spesso necessario il coinvolgimento di équipe specializzate in cure palliative, per assicurare un’assistenza dignitosa e il benessere sia del paziente sia dei suoi caregiver. Questi interventi mirano a gestire i sintomi più complessi, come agitazione, insonnia, difficoltà nella deglutizione e complicanze mediche.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia