Emozioni, alimentazione, sonno: i consigli del pediatra per affrontare il rientro a scuola

Il rientro a scuola è un momento cruciale per studenti e famiglie. Carlo Alfaro, pediatra di famiglia e probiviro della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, illustra le dieci aree chiave per sostenere bambini e adolescenti tra alimentazione, sonno, attività fisica, socialità e gestione delle emozioni
di Elisabetta Turra
L’avvio del nuovo anno scolastico rappresenta sempre una sfida complessa. Per gli studenti, le famiglie e gli insegnanti, affrontare i ritmi, gli impegni e le nuove responsabilità richiede attenzione a molteplici aspetti: dall’organizzazione alla gestione emotiva, dall’alimentazione alla socialità. Secondo il dottor Carlo Alfaro, pediatra di famiglia, probiviro della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, sono dieci le aree fondamentali su cui concentrarsi per garantire ai più giovani un percorso scolastico sereno ed efficace.
Rapporto positivo con la scuola, cosa dice il pediatra
«Per aiutare i ragazzi a sentirsi motivati, è importante presentare la scuola come un’opportunità, non come un obbligo», spiega il dottor Alfaro. Il pediatra sottolinea quanto sia fondamentale consolidare in loro il senso di appartenenza alla comunità scolastica e far percepire l’istituto come un luogo dove crescere e scoprire, valorizzando le esperienze positive e condividendo storie di successo.
Alimentazione equilibrata
«Una corretta alimentazione sostiene le capacità cognitive, l’energia e l’umore dei giovani», aggiunge il pediatra. Per questo motivo, la colazione va resa ricca e i pasti distribuiti nell’arco della giornata, con un giusto equilibrio di carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali. Frutta e verdura dovrebbero essere sempre presenti, mentre dolci, bibite zuccherate e cibi industriali vanno limitati.
Sonno regolare
«Dormire tra le 8 e le 10 ore per notte è fondamentale per concentrazione, memoria e benessere emotivo», ricorda Alfaro che evidenzia come l’uso serale di tablet e smartphone possa diventare un vero ostacolo a sane abitudini di riposo, incidendo negativamente sulle prestazioni scolastiche.
Attività fisica quotidiana
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 60 minuti al giorno di attività moderata o intensa per bambini e adolescenti”, spiega Alfaro. Non è necessario limitarsi allo sport: gioco, passeggiate, piccoli spostamenti e lavori domestici contribuiscono a mantenere corpo e mente in forma, stimolando la funzione cerebrale e prevenendo sovrappeso e malattie metaboliche.
Socialità e relazioni
“Favorire amicizie, tolleranza e rispetto reciproco è essenziale”, osserva il pediatra. Alfaro invita a incoraggiare i giovani a partecipare a sport di gruppo, attività extrascolastiche e occasioni di incontro dal vivo, strumenti fondamentali per crescere, confrontarsi e sviluppare capacità relazionali.
Regole condivise
“Le regole devono essere poche, chiare e condivise”, sottolinea Alfaro. Stabilire insieme tempi per lo studio, limiti all’uso di dispositivi elettronici e responsabilità quotidiane permette ai ragazzi di acquisire autonomia e senso di responsabilità, senza sentirsi oppressi o controllati in maniera eccessiva.
Presenza e dialogo
«Il dono più grande che un genitore può fare ai figli è il tempo di qualità», afferma il pediatra. Alfaro ricorda che anche pochi minuti di attenzione dedicata ai figli, ascoltando i loro racconti, interessandosi alla vita scolastica e condividendo momenti insieme, contribuiscono a rafforzare fiducia, autostima e benessere emotivo.
Gestione delle emozioni
«La scuola può generare ansia da separazione, da prestazione o paura del rifiuto», osserva Alfaro. Per questo i genitori devono accogliere e valorizzare le emozioni dei figli, favorire l’espressione dei sentimenti e sostenere la costruzione di resilienza e autostima, senza minimizzare o giudicare le difficoltà.
Vaccinazioni
“Verificare il libretto vaccinale e recuperare eventuali ritardi è fondamentale per proteggere il ragazzo e l’intera comunità scolastica”, ricorda il pediatra. Alfaro aggiunge che, se indicata, va valutata anche la vaccinazione antinfluenzale, per garantire ulteriori livelli di protezione.
Supporto allo studio
«Il ruolo dei genitori è quello di guidare e supportare senza sostituirsi ai figli», conclude Alfaro. Controllare impegni e scadenze, trasmettere entusiasmo per l’apprendimento e dare buoni esempi aiuta i giovani a vedere lo studio come un’opportunità e non come uno stress. I voti devono essere uno strumento di valutazione e non un metro del valore personale, e l’aiuto nei compiti deve essere calibrato: interviene solo quando richiesto dal ragazzo, accompagnandolo verso i risultati con strumenti concreti per superare le difficoltà.
Seguendo questi consigli, il dottor Alfaro ricorda, dunque, che è possibile accompagnare i bambini e gli adolescenti a vivere la scuola non come un obbligo, ma come un’esperienza di crescita e scoperta. Alimentazione equilibrata, sonno regolare, attività fisica, dialogo con i genitori e supporto nello studio diventano strumenti concreti per promuovere benessere, autostima e resilienza. Con attenzione, presenza e regole condivise, ogni giovane può affrontare l’anno scolastico con sicurezza, curiosità e motivazione, imparando a considerare la scuola come un’opportunità preziosa per costruire il proprio futuro.
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