Farmaceutica e sostenibilità: le nuove competenze che guidano la transizione green

Ottobre 7, 2025 - 00:30
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Farmaceutica e sostenibilità: le nuove competenze che guidano la transizione green
green pharma

La trasformazione sostenibile dell’industria farmaceutica ridefinisce processi e competenze. Dal sustainability manager al green chemistry specialist, cresce la domanda di figure ibride capaci di coniugare innovazione, regolamenti europei e riduzione dell’impatto ambientale

Negli ultimi anni l’industria farmaceutica ha avviato un percorso di trasformazione profonda verso la sostenibilità.

Un settore tradizionalmente associato a processi ad alta intensità energetica e chimica si trova oggi a ripensare l’intero ciclo di vita del prodotto: dalla ricerca e sviluppo alla produzione, fino alla logistica e al packaging.

A guidare questa transizione concorrono normative europee sempre più stringenti, pressioni sociali crescenti e una consapevolezza interna degli impatti ambientali del comparto.

Il Green Deal europeo, che fissa l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, e il pacchetto Fit for 55, che impone un taglio del 55% delle emissioni entro il 2030, rappresentano i catalizzatori di un cambiamento che non è più rinviabile.

Secondo gli osservatori di settore, queste direttive hanno trasformato la sostenibilità da leva reputazionale a requisito strutturale. Le aziende si trovano quindi nella condizione di integrare innovazione tecnologica e nuove professionalità, con il rischio di penalizzazioni e sanzioni in caso di mancata conformità.

Le nuove competenze richieste

Il cambiamento in corso sta ridisegnando la domanda di competenze, generando un incremento significativo nella ricerca di figure professionali ibride, capaci di coniugare conoscenze tecnico-scientifiche, ambientali e gestionali.

L’Osservatorio di Hunters Group rileva un aumento dell’8% nella ricerca di profili green nel settore farmaceutico, segnale di un trend irreversibile. Infatti, tra i ruoli più richiesti figurano:

  • sustainability manager: figura strategica incaricata di guidare la roadmap Esg aziendale, coordinando iniziative per la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica. Supervisiona il bilancio di sostenibilità e gestisce il dialogo con stakeholder interni ed esterni
  • green chemistry specialist: professionista tecnico che sviluppa processi produttivi a basso impatto ambientale, introducendo metodologie avanzate come flow chemistry e biocatalisi
  • environmental risk assessor: esperto in valutazione dell’impatto eco-tossicologico dei principi attivi. Si occupa della redazione dei dossier Era e della conformità alle normative europee, analizzando i rischi per biodiversità, acque e ambiente
  • packaging engineer: ingegnere specializzato in soluzioni di confezionamento eco-compatibili e digitalmente tracciabili, con l’obiettivo di ridurre consumi e sprechi
  • supply chain sustainability analyst: monitora gli indicatori ambientali lungo l’intera filiera, ottimizzando logistica e trasporti, e garantendo la compliance Esg dei fornitori attraverso sistemi digitali

Innovazione e competitività

Per le imprese farmaceutiche, il rischio di non allinearsi ai requisiti europei non si traduce solo in penalizzazioni normative, ma anche nella perdita di accesso a mercati strategici, a finanziamenti pubblici e al supporto di investitori istituzionali.

La trasformazione in corso interessa quindi non soltanto i processi produttivi, ma l’intero ecosistema aziendale. Le strategie di decarbonizzazione richiedono investimenti in ricerca, infrastrutture efficienti e capitale umano specializzato.

La creazione di figure professionali in grado di gestire complessità interdisciplinari diventa il vero valore aggiunto per affrontare il futuro.

Entro il 2030 le aziende farmaceutiche dovranno dimostrare una sostanziale riduzione delle emissioni e una riconfigurazione dei processi produttivi. Packaging sostenibile, riduzione degli sprechi energetici, supply chain digitalizzate e valutazioni di rischio eco-tossicologico diventeranno parte integrante della gestione industriale.

In questo scenario, la sfida non sarà soltanto rispettare i parametri europei, ma trasformare la compliance normativa in leva di sviluppo competitivo.

Le imprese più lungimiranti stanno già investendo in programmi di formazione tecnica, partnership con enti di ricerca e strategie di employer branding orientate all’attrazione di talenti green.

Crediti immagine: Depositphotos

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia