Ferwood dà una seconda vita alle macchine per la lavorazione del legno
Storia dell’azienda che allunga la vita alle macchine per il legno e vince in Europa la sfida dell’economia circolare
Ci sono imprese che innovano inventando qualcosa di nuovo. E ce ne sono altre che innovano restituendo valore a ciò che esiste già. Ferwood appartiene a questa seconda, visionaria, categoria: quelle aziende che hanno scelto la rigenerazione non solo come modello industriale, ma come identità, cultura, modo di fare impresa.
Il mantra è semplice e potente: rigenerare è meglio che sostituire. E Ferwood lo applica non a piccoli oggetti, ma a giganteschi macchinari per la lavorazione del legno: centri di lavoro, bordatrici, sezionatrici, linee complesse.
Tecnologie che, per dimensioni e valore, hanno sempre più senso se recuperate, rigenerate, rimesse in circolo. Un approccio controcorrente rispetto alla cultura del nuovo a ogni costo ma perfettamente coerente con la logica dell’economia circolare industriale.
Non stupisce, quindi, che l’azienda cuneese sia stata selezionata tra i progetti di particolare interesse per la categoria Economia Circolare del Premio Sviluppo Sostenibile 2025, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Italian Exhibition Group, con il patrocinio del Mase.
A ritirare la targa, nella cornice di Ecomondo, è stato Riccardo Rossi, amministratore delegato e socio fondatore. E noi l’abbiamo voluto incontrare e ascoltare in questa videointervista.
Ferwood nasce a Pollenzo, un piccolo Comune in provincia di Cuneo, ormai conosciuto in tutto il mondo per l’Università del Gusto (quella voluta da Carlin Petrini di SlowFood).
Ma anche Luigi Rossi e i figli (Riccardo, Federica ed Edoardo stanno internazionalizzando le loro attività che qui prendono il via nel 2004. A oggi, i dati aziendali parlano di sedi oltre oceano, Regno Unito, Francia, Spagna, Polonia, oltre a una fitta rete di referenti in tutti i principali mercati del legno.
È diventata il principale specialista mondiale di macchinari ricondizionati, esportando all’estero oltre l’80% del proprio fatturato.
Rigenerazione certificata: il metodo Ferwood approved
Il cuore dell’azienda è un processo di rigenerazione rigoroso: 10 fasi, standardizzate a livello internazionale, che riportano ogni macchina a livelli di performance, sicurezza e tecnologia del tutto paragonabili – e spesso superiori – al nuovo.
Il programma Ferwood approved include lo smontaggio completo e la diagnosi tecnica a partire dalla revisione; la sostituzione delle parti meccaniche ed elettroniche obsolete. Si mette mano anche all’upgrade dei sistemi digitali e si garantisce il collaudo finale.
La garanzia, come ci ha assicurato Rossi, è di un anno. Di fatto, ogni macchina rinasce, ma con un impatto ambientale decisamente ridotto. E questo, anche ai produttori di mobili, inizia a piacere.
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