Fine della “Curry Era”: Under Armour si separa dalla stella del basket

Dopo una partnership durata oltre un decennio, Stephen Curry e Under Armour hanno annunciato la separazione. La conferma è arrivata poche settimane fa, quando il campione dei Golden State Warriors si è presentato al riscaldamento pre-partita indossando un paio di Nike Kobe, dopo oltre dieci anni di fedeltà esclusiva alle sue firmate Under Armour.

La “Curry Brand”, nata all’interno dell’azienda nel 2020, diventerà dal 2026 un’entità completamente indipendente. La decisione è inserita nell’ambito del più ampio piano di ristrutturazione dell’azienda di Baltimora, che ha visto la ricollocazione del focus sul brand centrale Under Armour in risposta ai risultati deludenti e alla necessità di riallinearsi strategicamente. Infatti, nell’ultimo anno le azioni del gruppo sono crollate del 54%, l’anno fiscale 2025 si è chiuso con una perdita di 201 milioni di dollari ( circa 174 milioni al cambio di oggi) e anche l’outlook resta negativo con una perdita dei ricavi prevista di un ulteriore 4-5% per il 2026.  

Nel dettaglio, Under Armour ha confermato che la scarpa “Curry 13”, prevista per febbraio 2026, sarà l’ultima release realizzata in collaborazione con Curry sotto l’ombrello del brand, con ulteriori colorway e collezioni programmate fino a ottobre dello stesso anno. Secondo Wwd, l’impatto finanziario della separazione sarà però contenuto perché il portfolio Curry genera oggi circa 100 milioni di dollari annui per Under Armour, appena il 2% del fatturato totale del brand e in calo del 50% rispetto al picco massimo. 

Curry, dal canto suo, ha dichiarato di essere pronto a “lasciare evolvere ciò che abbiamo creato a modo mio”, enfatizzando il desiderio di crescita aggressiva del proprio marchio indipendente. Era infatti dal 2013 che l’atleta dei Golden State Warriors aveva legato il proprio nome alla casa americana, contribuendo in modo decisivo alla crescita nel mercato delle calzature da basket per Under Armour. Nel 2023 la stella dell’Nba era persino entrata nel management del gruppo diventando anche presidente di Curry Brand.

Dal punto di vista strategico, ora Under Armour intende consolidare il proprio core business e ridurre la complessità del portafoglio prodotti, mentre la label di Stephen Curry entra in una nuova fase, libera di cercare partner diversi o evolvere come marchio autonomo.

Per il mondo del footwear e dello sport business, la separazione tra una superstar globale e il marchio che ha contribuito a lanciare implica, secondo gli esperti, un cambio di equilibrio competitivo tra i grandi nomi del settore e mette in luce l’importanza crescente della gestione autonoma del brand dell’atleta. Resta da vedere quale sarà il nuovo partner scelto da Curry e in che modo Under Armour risponderà alla sfida rilanciando la propria offerta basket senza il volto che ne ha segnato un’epoca.