Fipe: caffè rito sociale, in Italia il meno caro d’Europa

Roma, 1 ott. (askanews) – Nonostante l’aumento significativo dei costi della materia prima e dell’energia il prezzo della tazzina in Italia pari in media a 1,20 è il più basso d’Europa dopo Lisbona (in media 1 euro) e celebrare la Giornata Internazionale del Caffè, vuol dire riconosce come in Italia questa bevanda nata secoli fa in Arabia sia ormai diventata vero e proprio rito sociale e culturale. Nessun Paese al mondo ha saputo trasformare il caffè in un simbolo nazionale come l’Italia, che lo ha reso parte integrante della quotidianità, della convivialità e dello stile di vita.
Lo sottolinea Fipe in una nota, ricordando che al centro di questo rito quotidiano ci sono i 140mila bar disseminati lungo la penisola dai centri storici ai quartieri della città, ai piccoli borghi, dove si consumano ogni anno 6 miliardi di espressi.
In Europa i prezzi del caffè variano molto, dai 4,5 euro medi di Vienna e dai 4,7 euro di Copenaghen ai 3,5 di Dublino e 3 di Parigi. Sotto i 2 euro solo Lisbona (1 euro in media) e l’Italia con 1,20 euro.
“È ora di concentrarci sui valori – spipega Aldo Mario Cursano, vicepresidente vicario Fipe-Confcommercio – anziché continuare nelle polemiche sul prezzo che danneggiano le imprese e persino i consumatori perché tendono a far passare l’idea che un espresso è la stessa cosa ovunque a prescindere dalla qualità delle miscela, dalla cura del servizio e dal comfort degli ambienti”.
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