Flotilla, finita l’inutile crociera, per solidarietà Landini tiene l’Italia in ostaggio

Flotilla, fine del viaggio o, se volete, della missione. A circa 70 miglia dalla costa di Gaza, la marina israeliana è intervenuta ed ha scritto la parola “end” al sogno di quanti pensavano che il vento non avrebbe più smesso di fischiare.
La situazione non ha contorni precisi: dieci navi sono state sequestrate, gli attivisti fermati e portati nel porto più vicino, ad Ashdod.
Da qui – lo hanno dichiarato all’unisono i ministri Taiani e Crosetto – saranno rispediti al mittente, cioè al loro Paese d’origine. Svanisce il sogno di questa truppa, ma le polemiche non si tacciono e gli interrogativi rimangono.
Primo fra tutti: perchè era stata organizzata questa “crociera” (il sostantivo è caro alla destra)?
Per ragioni umanitarie, cioè per portare cibo e quant’altro alla popolazione palestinese martoriata dalle bombe e dalla fame?
Il vero obiettivo della Flotilla

I fatti smentiscono questa ipotesi, perché se fosse stato così la Flotilla avrebbe dovuto rispondere si all’appello di Sergio Mattarella: dirigersi a Cipro, scaricare la merce che sarebbe stata portata a quella povera gente dal Patriarcato di Gerusalemme, per essere più chiari dalla Chiesa.
È un’affermazione che i “coraggiosi della spedizione” respingono con forza: “Noi volevamo creare un corridoio continuo e perenne che potesse salvare dalla morte la gente di Gaza”.
Si può credere a questa versione? I dubbi sono tanti perché in molti sono convinti che si voleva far scattare una provocazione con quali conseguenze nessuno poteva prevedere. Comunque, tanta pubblicità per chi occupava un posto in quei velieri. Anche quattro nostri parlamentari che il grande pubblico non conosceva, forse non li aveva nemmeno sentiti nominare.
I sospetti di Giorgia Meloni
Al contrario, oggi hanno invaso la scena, sono diventati più protagonisti dei leader che li avevano spronati ad andare. Per quale ragione? Giorgia Meloni non ha dubbi: “Il solo scopo era quello di combattere il governo, reo di non aver risposto al delirio criminale di Netanyahu”. “Sono affermazioni che non ci toccano”, rispondono tutti insieme i nostri uomini politici. Il futuro dirà con certezza la verità”.
Il buon senso propende per l’ottimismo: non ci sono stati nè morti, nè feriti e questo è già un grande risultato. L’incendio poteva divampare e invece degli idranti avrebbero fatto la loro comparsa le armi.
Gli oltranzisti nemici a tutto campo della Flotilla non nascondono i loro dubbi: “Se fosse nato un eroe, la missione avrebbe compiuto il giro del mondo creando nuovi leggendari. Per fortuna, soprattutto per chi nell’equipaggio ha voluto ragionare, non si è verificato niente di irreparabile”.
È in Italia che si è voluto strumentalizzare anche il minimo contrasto fra chi era contro o a favore della missione. Appena, si è saputo che il primo degli attivisti era stato arrestato è scattata la reazione. In molte città, cortei e manifestazioni hanno invaso le piazze e non solo.
Le stazioni di Napoli e di Roma hanno dovuto chiudere i battenti. Vietato prendere un treno. Il tam tam è stato immediato: sono i social ad averlo fatto scattare, ma forse anche i portavoce della missione hanno dato il loro grande contributo.
Per quale motivo il Paese ha subito un sopruso del genere organizzato dalla Cgil e dai sindacati di base? A che serve una simile iniziativa? Non certo a favorire la pace che si sta cercando di raggiungere con la mediazione degli Stati Uniti.
Non certo perché queste decisioni possano portare acqua a chi, invece, invoca un cambio di rotta e cioè un momento di riflessione di tutte le forze politiche. di destra e di sinistra.
Ma Maurizio Landini non vedeva l’ora di cavalcare la protesta e dimostrare che lui è ancora vivo e non teme i suoi amici-nemici. La volta scorsa è stata l’USB (un acronimo che non piace affatto a Maurizio) a dettare legge nelle piazze. Oggi (meglio domani) tocca a lui dimostrare che il vapore non ha cambiato padrone.
Sarà purtroppo un’altra giornata di grandi disagi. Al grido di “blocchiamo tutto” (uno slogan dei francesi) il Paese sarà costretto a fermarsi e a digerire un nuovo rospo. A favore di chi se non di coloro che da queste proteste ne creano un beneficio oltre che grande popolarità.
Voi pensate che davvero Netanyahu o Donald Trump o chiunque altro possa essere impaurito dalle marce italiane?
Assolutamente no. Chi ne farà le spese sono coloro i quali perderanno un giorno di paga (non è poco con i tempi che corrono) e chi invece dovrà spostarsi da un capo all’altro della città per motivi di lavoro. Non c’è che dire: un grande successo per Landini.
Leggiamo una notizia nella speranza che sia una volgare fake news: in Ucraina al giorno d’oggi la guerra è a punti, come quando vai a fare la spesa al supermercato. Chi abbatterà un drone avrà un premio; chi andrà oltre e ucciderà il nemico addirittura un carro armato che potrebbe servirgli il giorno in cui avrà portato per un guasto la macchina dal meccanico. Smentire un’informazione del genere è più che urgente.
L'articolo Flotilla, finita l’inutile crociera, per solidarietà Landini tiene l’Italia in ostaggio proviene da Blitz quotidiano.
Qual è la tua reazione?






