Germano e Teardo in “Viaggio al termine della notte” a Ostia Antica

Roma, 19 set. (askanews) – Che cosa accade quando un testo interagisce con la musica? Le parole veicolano significati nel suono, la musica le restituisce nello spazio fino a quando acquisiscono valenze non scritte, capaci di risuonare oltre il tempo della frase. È da questa tensione che nasce “Viaggio al termine della notte”, progetto teatrale e musicale che vede protagonisti Elio Germano e Teho Teardo, da oltre quindici anni insieme in un percorso transdisciplinare che ha attraversato Dante, Pasolini, Gino Strada e ora continua a confrontarsi con l’opera di Louis-Ferdinand Céline, in scena a Ostia Antica Festival il 26 settembre.
Sul palco, scarno e immerso nel buio, Elio Germano e Teho Teardo ripercorrono alcuni frammenti del “Viaggio”, restituendo – attraverso una partitura inedita che intreccia archi, chitarra baritona ed elettronica – la disperazione grottesca di un capolavoro che non smette di interrogare il presente. Ne emerge una scrittura sonora imprevedibile, una sorta di partitura “impressionista” che si fa narrazione e dà voce al pessimismo radicale di Céline: le disavventure di Bardamu, gli orrori della guerra, la disillusione sulle relazioni umane e sul destino stesso della società.
Sul palco: Elio Germano (voce), Teho Teardo (chitarra, live electronics), Laura Bisceglia (violoncello), Erica Scherl (violino), Elena De Stabile (violino); fonico Francesco Fazzi.
Conosciutisi sul set de “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, Elio Germano e Teho Teardo hanno dato vita a questo progetto in occasione di un Festival al Palaexpo di Roma. Quello che doveva essere un episodio unico si è trasformato in una tournée che, a distanza di quindici anni, non si è mai interrotta.
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