Italiani in piazza per Gaza e per la Flotilla, pochi scontri, cortei pacifici: “Siamo un milione e mezzo”

Giornata di proteste fluviali, molto partecipate, ispirate come non succedeva da tempo in tutta Italia. Giornata di sciopero e di manifestazioni scatenate dal fermo della Global Sumud Flotilla in tutta Italia, con cortei in molte città, università bloccate, piazze piene. Alcuni treni e voli in programma sono stati cancellati, alcuni scali hanno subito ritardi. Giornata di proteste in gran parte pacifiche, con pochi scontri, provocati soprattutto dai cortei che hanno deciso di percorrere arterie stradali o da irruzioni. E infatti poco più di una settimana fa, secondo un sondaggio Ixé, l 73,7% degli intervistati sosteneva che a Gaza si stia consumando un genocidio mentre il 70,6% sosteneva la missione navale umanitaria.
A Milano – dove già lo scorso 22 settembre si erano verificati degli scontri presso la stazione Centrale – i manifestanti hanno lasciato la tangenziale Est dopo i disordini con la polizia. Gli agenti avevano schierato idranti e reparti antisommossa, il corteo ha preso l’uscita Cascina Gobba ed è defluito. La Polizia e i Carabinieri avevano usato gli idranti e i lacrimogeni, i manifestanti avevano lanciato pietre e altri oggetti. Cariche in autostrada e in tangenziale a Bologna con reciproci lanci di bottiglie e bastoni e lacrimogeni dopo un breve fronteggiamento sulla corta distanza tra le due parti. “Ci sono dei bambini”, le urla di alcuni mentre le forze dell’ordine provavano a respingere il corteo che avanzava a mani alzate, alcuni a volto coperto.
Sull’autostrada A13 Bologna-Padova chiusa l’uscita di Padova Industriale e sulla A14 il tratto fra Borgo Panigale e San Lazzaro. Tensione anche a Ferrara dove un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo e ha provato a occupare la stazione, lo scalo ferroviario era presidiato da agenti in assetto antisommossa. Dopo che la polizia aveva cominciato a identificare i presenti, i manifestanti son andati via. Nessuna ripercussione sul traffico ferroviario. Soltanto qualche momento di tensione a Padova, dove la Polizia ha utilizzato gli idranti per respingere un assalto all’Interporto.
300mila a Roma
100 mila a Milano 100mila a Bologna 80mila a Napoli 20mila a brescia a catania a Palermo 50mila Genova 20milaAlivorno bloccati porti autostrade tangenziali
UN MILIONE E MEZZO IN ITALIA#BlocchiamoTutto #sciopero #GlobalSumudFlotilla #FreePalestine #Gaza #USB pic.twitter.com/At6oSdYnnS— USB Sindacato (@usbsindacato) October 3, 2025
A Porta Pia a Roma, nei pressi della sede del ministero dei Trasporti, si è verificato un lancio di uova contro i blindati, un tratto urbano dell’autostrada A24 è stato bloccato. Anche a Vicenza e a Brescia sono state occupate le tangenziali. Alla stazione di Trento alcuni manifestanti hanno invaso il binario 1 e interrotto la linea ferroviaria del Brennero. Ci sono stati alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine, alcuni treni sono stati cancellati, altri hanno subito ritardi considerevoli. In città la manifestazione ha mandato in tilt la circolazione stradale, la tangenziale è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia.
A Torino occupato Palazzo Nuovo e irruzione alle Ogr, dov’è in corso l’Italia Tech Week. Presso la sede della Leonardo un gruppo si è scontrato con la polizia. Feriti tra manifestanti e agenti a Salerno, nei pressi del porto. Feriti alla testa almeno tre manifestanti, al momento non si conosce l’entità delle contusioni. Si sono verificati lanci di sampietrini e altri oggetti. A Livorno i portuali hanno bloccato l’accesso al porto, a Trieste è stato bloccato il varco 4 da circa 500 persone. A Genova bloccati i varchi e incendiati alcuni imballaggi. Le manifestazioni si sono tenute anche in alcune città del sud come Napoli, Matera, Catanzaro e Bari.
Già mercoledì sera, dopo il blocco navale di Israele delle barche della Flotilla, alcune manifestazioni erano state convocate ed erano scese spontaneamente in piazza. Per oggi era stato indetto già lo scorso 18 settembre uno sciopero dei S. I. Cobas, si era aggiunto quello indetto da CGIL e USB. Secondo l’Unione Sindacale di Base (USB), tra gli organizzatori dello sciopero, i partecipanti ai cortei in tutta Italia sono circa un milione e mezzo. Sicuramente centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza. A conferire tutta questa risonanza all’iniziativa umanitaria sicuramente ha contribuito anche il governo Meloni, con le sue dichiarazioni ombelicali e vittimistiche che hanno strumentalizzato l’iniziativa e inquadrato la missione più come una questione tra maggioranza e opposizioni.
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