La Chiesa e il cinema negli anni di Pio XII, convegno in Vaticano


La Casina Pio IV in Vaticano ospiterà, il prossimo 25 settembre dalle 9 alle 18, il convegno «Il cinema nel pontificato globale di Pio XII. Le nuove fonti degli archivi vaticani» (vedi qui la locandina). L’evento, promosso nell’ambito dei Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin) 2022, è frutto della collaborazione tra l’Università telematica internazionale Uninettuno, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e l’Università degli Studi di Milano. Il convegno si propone di fare luce sul rapporto tra la Santa Sede e i mass media, in particolare il cinema, durante gli anni del pontificato di Papa Eugenio Pacelli (1939-1958).
Cinema e mass media come chiavi di lettura
Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), si intitola «Il cinema italiano nelle nuove fonti degli Archivi Vaticani sul pontificato di Pio XII (1939-1958): strategie di comunicazione tra silenzi e retoriche pubbliche dalla guerra mondiale alla guerra fredda».
L’apertura dei fondi archivistici su papa Pacelli, resi disponibili da papa Francesco nel marzo 2020, è stato un evento atteso a lungo dalla comunità scientifica internazionale, in quanto ha permesso di superare quella “tentazione allo scoop” e alla “tribunalizzazione” della storia che ha segnato il dibattito storiografico e mediatico sul pontefice. Questo dibattito è apparso alterato fin dagli anni successivi alla sua scomparsa a causa delle polemiche sui “silenzi” sulla Shoah.
In questo quadro, il cinema e i mezzi di comunicazione di massa si configurano come un terreno privilegiato di studio per un duplice motivo. In primo luogo, l’analisi di questi temi ha permesso di rileggere la questione dei silenzi da una prospettiva fino a oggi sostanzialmente ignorata dalla storiografia, in grado di svelare i suoi significati più profondi. In secondo luogo, a un livello più generale, l’indagine ha consentito di procedere a un riesame complessivo del pontificato, seguendo tematiche centrali per comprendere le dinamiche di cambiamento in atto nella Chiesa e nella società in un periodo di epocale transizione globale.
Pio XII ha guidato la Chiesa attraverso i traumi della Seconda guerra mondiale e dell’Olocausto, ma anche attraverso la ricostruzione postbellica, lo scontro tra i blocchi della Guerra fredda e, infine, in una nuova era di globalizzazione. Il pontificato di quasi un ventennio appare segnato da un enorme paradosso: Pio XII riuscì a gettare le basi del primo vero «global pontificate», facendo riemergere la Chiesa cattolica come forza planetaria influente e organizzazione religiosa più potente al mondo, proprio nel momento in cui acceleravano in modo esponenziale i processi di secolarizzazione.
Il convegno e i risultati del progetto
Il convegno, a cura di Gianluca della Maggiore (Università telematica internazionale Uninettuno), Augusto Sainati (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) e Tomaso Subini (Università degli Studi di Milano), è organizzato in collaborazione con la Consulta universitaria del cinema, il centro Catholicism and audiovisual studies dell’Università Uninettuno e la Fondazione Memorie audiovisive del cattolicesimo, nel solco delle autorevoli partnership già attivate.
L’evento si aprirà con un’introduzione di Dario Edoardo Viganò, sacerdote ambrosiano, e un discorso di apertura del principal investigator Tomaso Subini. La mattinata si concentrerà sulla prima sessione, «Le istituzioni», esplorando il legame tra la Chiesa e il mondo cinematografico e istituzionale negli anni di Pio XII attraverso una serie di interventi che spazieranno dalla censura cattolica applicata a un’opera di Moravia all’analisi del “problema” delle sale cinematografiche e del rapporto tra la legge sul cinema del 1956 e la Santa Sede.
Nel pomeriggio, la seconda sessione, «I film», si concentrerà sull’analisi di specifiche produzioni cinematografiche. I relatori parleranno del Vaticano di Pio XII attraverso il newsreel The March of Time e del film Pastor Angelicus, letto come una sorta di “enciclica cinematografica”. Verranno poi affrontati temi delicati e complessi come i “silenzi” sulla Resistenza nel film La croce ha due legni e la sessualizzazione dello spazio pubblico, insieme allo studio dell’immagine di Pio X nel pontificato di Pacelli.
Il convegno si concluderà con una tavola rotonda, «Il pontificato di Pio XII e il cinema: le nuove fonti tra valorizzazione e digitalizzazione», che discuterà delle recenti acquisizioni dagli archivi e del loro futuro utilizzo. Vi parteciperanno esperti come Enrico Bufalini (Archivio Storico Istituto Luce), Giacomo Manzoli (Consulta universitaria del cinema) e Alejandro Mario Dieguez (Archivio Apostolico Vaticano).
Tra i primi risultati del progetto, è stato realizzato un documentario, prodotto da Officina della Comunicazione in collaborazione con la Fondazione Mac, per la divulgazione dei risultati della ricerca. Una produzione, dal titolo Il cinema di Pio XII tra guerra e silenzi, presentata l’11 giugno scorso all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede che ha visto la collaborazione dell’Archivio Storico Luce per le immagini di repertorio. I risultati scientifici e la documentazione recuperata dagli archivi vaticani e italiani verranno integrati nella Digital Library di Fondazione Mac, un portale che mira a diventare un punto di riferimento permanente per chiunque sia interessato ai rapporti tra cultura cattolica e cinema. Sarà possibile seguire l’evento in streaming sul sito e sui canali social dell’Università telematica internazionale Uninettuno.
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