Lagarde: “Intelligenza artificiale aiuta crescita e competitività, UE agisca di conseguenza”

Novembre 25, 2025 - 08:30
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Lagarde: “Intelligenza artificiale aiuta crescita e competitività, UE agisca di conseguenza”

Bruxelles – L’intelligenza artificiale cresce, e con essa gli investimenti. Non in Europa però, dove si sta perdendo la partita del futuro nei confronti di Stati Uniti e Cina. Tendenze e scenari che preoccupano la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde: “L’intelligenza artificiale può aumentare non solo il livello di produttività, ma potenzialmente il tasso di crescita stesso”, avverte, parlando alla platea del BratislavAI Forum sull’intelligenza artificiale.

Lagarde ricorda le trasformazioni epocali prodotte dal progresso scientifico e tecnologico. Cita l’avvento dell’elettricità, e la diffusione dei computer. Rispetto a questi precedenti storici “ci sono ragioni per credere che l’intelligenza artificiale potrebbe diffondersi più velocemente e fornire guadagni economici tangibili prima, rispetto alle ondate tecnologiche precedenti”, sottolinea. Ebbene, “se questa è la strada che stiamo percorrendo, e credo che lo possa essere, l’Europa ha bisogno di posizionarsi di conseguenza“.

I numeri del resto parlano da soli: solo nel corso dell’ultimo anno gli investimenti aziendali globali in intelligenza artificiale hanno raggiunto i 252 miliardi di dollari. In questa corsa attualmente l’Unione europea sconta ritardi , e per mettere l’UE e la sua eurozona in una posizione di maggiore competitività “dobbiamo rimuovere tutti gli ostacoli che ci impediscono di abbracciare questa trasformazione”, sottolinea ancora la presidente della BCE.

Vuol dire completare quelle riforme che sono chieste da tempo, prime fra tutte il completamento del mercato dei capitali, quale tassello del più ampio programma di potenziamento del mercato unico, come sottolineato prima dal rapporto Letta e poi dal rapporto Draghi.  Lagarde non fa che ricordarlo una volta di più: “Se permettiamo ai nostri costi energetici di rimanere alti, se le normative rimangono frammentate e se i mercati dei capitali non riescono a integrare e canalizzare finanziamenti a lungo termine e portanti il rischio su larga scala, l’intelligenza artificiale si diffonderà più lentamente”.

Da un punto di vista pratico, poi, ecco il suggerimento che arriva dalla BCE: “Il nostro obiettivo – spiega Lagarde – non dovrebbe essere quello di superare i modelli di intelligenza artificiale più diffusi, ma piuttosto di dispiegare l’intelligenza artificiale in modo generalizzato“. Come? “Concentrandosi sulla rapida adozione e sull’uso intelligente delle tecnologie di intelligenza artificiale esistenti nei nostri settori più diversi”. E’ in questo modo che secondo la numero uno dell’Eurotower “l’Europa può trasformare un inizio tardivo in un vantaggio competitivo”. A patto che si attivi e cambi rotta.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia