Ue e Ucraina limano il piano di pace di Trump. Costa: “Passi avanti, la direzione è positiva”

Novembre 25, 2025 - 08:30
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Ue e Ucraina limano il piano di pace di Trump. Costa: “Passi avanti, la direzione è positiva”

Bruxelles – C’è un “nuovo slancio” nei negoziati di pace per l’Ucraina. L’Unione europea vuole vedere il bicchiere mezzo pieno: il controverso piano di pace in 28 punti presentato dalla Casa Bianca ha spezzato l’impasse ed al timore per una capitolazione di Kiev – dopo i colloqui ristretti a Ginevra tra Washington e Kiev – si è sostituita una ventata di ottimismo. “Sono stati compiuti progressi su diverse questioni, la direzione è positiva“, è la valutazione del presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che ha riunito questa mattina i capi di stato e di governo dei 27 per discutere degli ultimi sviluppi.

Negli ultimi giorni, gli alleati europei ed occidentali di Kiev si sono riuniti ad ogni occasione utile per fare il punto della situazione: prima a margine del G20 in Sudafrica, questa mattina in Angola, prima del vertice UE-Unione Africana. Nel mezzo, i colloqui tra le delegazioni americana e ucraina in Svizzera, dove il segretario di Stato USA, Marco Rubio, e l’emissario di Kiev, Andriy Yermak, avrebbero trovato un terreno comune su un “quadro di pace aggiornato e perfezionato” per porre fine alla guerra di aggressione russa.

Il segretario di Stato USA, Marco Rubio (a destra) e Andriy Yermak, capo del gabinetto di Volodymyr Zelensky, a Ginevra, il 23/11/25  (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Il punto di partenza restano i 28 punti delineati da Donald Trump (o piuttosto sull’asse Washington-Mosca), ma su alcuni di essi – quelli considerati irricevibili da Kiev e Bruxelles – si continuerà a negoziare. Tant’è che lo stesso tycoon avrebbe aperto a posticipare di una settimana la scadenza del 27 novembre per l’approvazione del piano. Su cosa si dovrà lavorare l’ha indicato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo l’incontro con i leader dei 27 a Luanda: “Il territorio e la sovranità dell’Ucraina devono essere rispettati“, ha sottolineato, e “solo l’Ucraina può prendere decisioni riguardo alle proprie forze armate”. Per von der Leyen, “un impegno europeo efficiente e coordinato, nonché una forte presenza a Ginevra, ci hanno permesso di compiere buoni progressi”. In Svizzera, oltre a USA e Ucraina, erano presenti anche Ue, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Canada.

I nodi più importanti da sciogliere sono quello relativo ai territori – per Bruxelles il negoziato con Mosca deve iniziare dalla ‘linea di Contatto’, l’attuale linea del fronte, e non dal riconoscimento di fatto di alcune aree come russe – e quello sulle dimensioni dell’esercito ucraino e sulle garanzie di sicurezza per Kiev. “È anche chiaro che le questioni che riguardano direttamente l’UE, come le sanzioni, l’allargamento o i beni immobilizzati, richiedono il pieno coinvolgimento e la decisione dell’UE“, ha puntualizzato Costa, che prima del vertice si è confrontato telefonicamente con Volodymyr Zelensky. Anche von der Leyen, in una nota diffusa ieri, ha riaffermato “il destino europeo” scelto dall’Ucraina, che comincerà “con la ricostruzione del paese”, passa per “la sua integrazione nel nostro mercato unico e nella nostra base industriale di difesa” e, infine, terminerà con “l’adesione alla nostra Unione”.

I capi di stato e di governo dell’UE al vertice informale a Luanda, in Angola, 24/11/25 [Ph: European Council]
Zelensky, di fatto posto di fronte a un ultimatum da parte di Trump e stretto sul fronte interno tra un grave scandalo di corruzione e l’inverno alle porte con infrastrutture energetiche devastate, ha ringraziato Costa “per il sostegno”, sottolineando in un post su X che “è di grande importanza che l’Ucraina stia partecipando allo sviluppo della posizione comune dell’UE alla pari“.

Intervenendo in videoconferenza alla sessione di apertura del vertice parlamentare della Piattaforma Crimea in Svezia, il premier ucraino ha affermato che l’Ucraina sta collaborando con gli Stati Uniti per cercare “compromessi che ci rafforzino, non ci indeboliscano”. La dichiarazione congiunta diffusa da Kiev e Washington a margine dei colloqui di Ginevra prevede che qualsiasi accordo finale “rispetti pienamente” la sovranità dell’Ucraina.

Intanto, domani è previsto un incontro tra i leader della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, il gruppo di Paesi sostenitori di Kiev formatosi lo scorso febbraio, proprio in risposta all’iniziativa di Trump di intavolare una trattativa con Putin per mettere fine al conflitto. Anche in quel caso, lasciando da parte l’Unione europea e l’Ucraina.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia