Le notizie del giorno, completato il ritiro israeliano a Gaza. Netanyahu: “Se il piano non sarà raggiunto ci sarà guerra”. Trump: “Cina ostile, valuto un massiccio aumento dei dazi”

Ottobre 10, 2025 - 17:30
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Le notizie del giorno, completato il ritiro israeliano a Gaza. Netanyahu: “Se il piano non sarà raggiunto ci sarà guerra”. Trump: “Cina ostile, valuto un massiccio aumento dei dazi”

Dopo 735 giorni di conflitto, arriva una svolta decisiva in Medio Oriente. Il governo israeliano ha approvato nella notte un accordo storico con Hamas, finalizzato a una tregua immediata e alla liberazione di tutti gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. L’intesa, firmata giovedì al Cairo sotto la mediazione egiziana, prevede l’entrata in vigore del cessate il fuoco già da questa mattina. Secondo il piano, l’esercito israeliano si ritirerà fino alla cosiddetta Linea Gialla entro 24 ore, mentre Hamas dovrà procedere al rilascio di tutti gli ostaggi ancora in vita entro 72 ore. Inoltre, la prima fase dell’accordo stabilisce la scarcerazione di circa duemila detenuti palestinesi, aprendo la strada a un possibile processo di pace nella regione.

Ecco le notizie del giorno:

17.07 Trump: “Cina ostile, valuto un massiccio aumento dei dazi”

“Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti”. Lo scrive Donald Trump su Truth accusando Pechino di “atti ostili”.

16.03 “I raid russi degli ultimi giorni hanno distrutto 60% produzione gas ucraino”

I raid russi degli ultimi giorni hanno distrutto più della metà della produzione nazionale di gas naturale dell’Ucraina. Secondo fonti citate da Bloomberg, Kiev ha comunicato ai suoi alleati all’inizio di questa settimana che un massiccio raid russo nelle regioni di Kharkiv e Poltava il 3 ottobre ha distrutto circa il 60% della produzione di gas del Paese. Se gli attacchi continueranno, l’Ucraina prevede di dover importare circa 4,4 miliardi di metri cubi di gas entro la fine di marzo per sopravvivere all’inverno, a un costo di quasi 2 miliardi di euro, secondo le fonti. Ciò equivale a quasi il 20% del consumo annuo dell’Ucraina.

15.56 Machado: “Contiamo su Trump per raggiungere la libertà”

“Questo immenso riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: raggiungere la democrazia. Siamo alle soglie della vittoria e oggi più che mai contiamo sul presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sul popolo dell’America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la libertà e la democrazia”. Così Maria Corina Machado esulta su X per il premio Nobel, facendo appello al presidente Usa che aspirava allo stesso premio per la pace.

14.50 Putin: “Nostra risposta a Tomahawk? Rafforzare le difese aeree”

“La nostra risposta sarà rafforzare le nostre difese aeree”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rispondendo alla domanda su quale sarebbe la reazione della Russia all’eventuale fornitura da parte degli Usa all’Ucraina dei missili da crociera Tomahawk.

14.09 “Trump promette, non consentirà a Israele di rompere intesa”

Donald Trump ha offerto personalmente garanzie sul fatto che non avrebbe consentito a Israele di abbandonare l’accordo di pace e riprendere la guerra. Secondo quanto riportato da Axios, le rassicurazioni di Trump sono state un fattore decisivo nel convincere Hamas ad accettare l’accordo. A contribuire al raggiungimento dell’intesa è stato inoltre il cambio di posizione di Hamas che ha iniziato a considerare gli ostaggi “un peso più che una risorsa” nella sua posizione negoziale. Un cambio che è stato considerato dagli Stati Uniti un’opportunità da sfruttare. Poco prima che l’intesa fosse raggiunta martedì, Trump aveva sentito i suoi inviati Jared Kushner e Steve Witkoff e aveva chiesto loro quante fossero le chance per un’intesa. “100%”, aveva risposto Kushner cogliendo il presidente di sorpresa.

13.38 Mattarella: “Ora prospettiva storica che coinvolga palestinesi”

“In questi mesi, l’Italia ha fornito il suo aiuto. Lo ha fatto principalmente attraverso l’iniziativa “Food for Gaza”. Tuttavia, questa nostra come le tante azioni messe in campo da numerosi Paesi hanno riguardato, purtroppo, una parte minima di chi ha subito la crudeltà delle azioni militari. Queste sofferenze – come tutte quelle subite – resteranno iscritte nel DNA delle nuove generazioni, minando ogni possibilità di un futuro di pace senza una prospettiva politica davvero storica e quindi coinvolgente per i palestinesi. Una prospettiva che assorba e rimuova gli alti rischi di nuove esplosioni di violenza, frutto della mole di risentimenti e di rancore accumulatisi in questo tragico periodo. La pace va acquisita nell’animo dei popoli, altrimenti non è pace”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al vertice di Arraiolos.

13.30 Casa Bianca: “Il Comitato Nobel antepone la politica alla pace”

“Il presidente Trump continuerà a stringere accordi di pace in tutto il mondo, a porre fine alle guerre e a salvare vite umane”: lo ha affermato Steven Cheung, direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, in un post su X in risposta alla notizia che Maria Corina Machado ha vinto il premio Nobel per la pace 2025. “Non ci sarà mai nessuno come lui in grado di spostare le montagne con la sola forza della sua volontà. Il Comitato per il Nobel ha dimostrato di anteporre la politica alla pace”, aggiunge Cheung.

12.50 Netanyahu: “Se il piano non sarà raggiunto ci sarà guerra”

“Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano, che prevede il suo disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza. Se ciò sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. Se no, sarà raggiunto con la forza”. Ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.

12.05 Von der Leyen a Machado: “Libertà non si imprigiona”

“Congratulazioni, Maria Corina, per aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Questo premio onora non solo il tuo coraggio e la tua convinzione. Ma ogni voce che si rifiuta di essere messa a tacere. In Venezuela e in tutto il mondo. Invia un messaggio potente. Lo spirito di libertà non può essere imprigionato. La sete di democrazia prevale sempre. Cara María, la lotta continua”. Lo afferma su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

11.58 Mosca: “Raid massicci su strutture energetiche ucraine”

La Russia ha affermato di avere compiuto la scorsa notte un “attacco massiccio contro obiettivi dell’infrastruttura energetica che garantivano il funzionamento delle imprese del complesso militare-industriale ucraino”. L’operazione, precisa il ministero della Difesa, è stata condotta con l’impiego di missili a lungo raggio da terra e dall’aria, compresi gli ipersonici Kinzhal, ed è stata una risposta “agli attacchi terroristici del regime di Kiev contro obiettivi civili sul territorio della Russia”.

11.30 Idf, completato il ritiro secondo il piano

L’Idf annuncia di aver completato il ritiro a Gaza come previsto dall’accordo.

11.20 Il 13 ottobre parte l’esercitazione annuale nucleare Nato

Il 13 ottobre la Nato darà inizio alla sua esercitazione nucleare annuale, Steadfast Noon, con i Paesi Bassi a svolgere il ruolo di nazione ospite. Il segretario generale Mark Rutte, dalla base olandese di Volkel, ha ricordato che si tratta di un’esercitazione di routine, per tenere oliati gli ingranaggi della “deterrenza” alleata, ma che mancia anche un “chiaro segnale agli avversari potenziali”. “Possiamo e vogliamo difendere ogni alleato da ogni possibile minaccia”, ha sottolineato. In tutto all’esercitazione prendono parte 14 Paesi dell’Alleanza, compresa – a quanto si apprende – l’Italia.

11.15 Crosetto: “Riprende la missione italiana al valico di Rafah”

Riprendono” le attività italiane nell’ambito della missione Eubam , cui partecipa personale dei Carabinieri, per la riapertura del valico di Rafah”. Lo ha disposto il ministro della Difesa Crosetto dopo essersi sentito e confrontato con la presidente del Consiglio Meloni e con il Ministro Tajani.

11.02 Il Nobel per la Pace 2025 a Maria Corina Machado

È stato assegnato a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione al regime venezuelano di Maduro, il Premio Nobel per la Pace 2025.

10.37 Gb: in monitoraggio tregua non previste truppe nostre e Ue 

Non è prevista la presenza di truppe britanniche o europee a Gaza dopo l’accordo di cessate il fuoco: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Yvette Cooper, come riportano i media inglese. “Non è nei nostri piani, non abbiamo intenzione di farlo”, ha dichiarato a BBC Breakfast.

9.25 Israele avvia ritiro truppe da Gaza con copertura di raid

Durante la notte e questa mattina, le Idf hanno iniziato a ritirare le truppe nella Striscia di Gaza secondo le linee di schieramento concordate, come parte dell’accordo con Hamas. Alcune forze sono state completamente ritirate da Gaza, mentre altre rimarranno nelle posizioni lungo le linee di schieramento. Lo riporta il Times of Israel. Il ritiro avvenne sotto la copertura di bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei in alcune zone. Si prevede che l’Idf completerà il ritiro entro stasera, entro 24 ore dalla ratifica ufficiale dell’accordo con Hamas da parte del governo israeliano.

9.20 Trump in Israele lunedì mattina

Israele è in stato di massima allerta sicurezza in vista dell’arrivo del presidente degli Stati Uniti. Al momento il programma provvisorio della sua visita – rivelato dai media – prevede che Donald Trump dovrebbe atterrare all’aeroporto Ben Gurion alle 9,20 di lunedì mattina dove ci sarà l’accoglienza, come stima la Knesset. Ossia prima dell’inizio della festività ebraica di Simchat Torah. Dopo il suo discorso al Parlamento israeliano, si prevede che il presidente concluda la sua breve visita e rientri, senza ulteriori incontri o cerimonie speciali.

8.45 Zelensky: “Da Russia oltre 450 droni e 30 missili”

La Russia ha lanciato la scorsa notte oltre 450 droni e 30 missili contro l’Ucraina. Lo ha scritto sul suo canale Telgram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Ad oggi, sono più di 20 i feriti in tutto il Paese – ha affermato -. Purtroppo, un bambino è morto a Zaporizhzhia a seguito dell’attacco”.

8.32 Protezione civile Gaza invita palestinesi a non avvicinare Idf

La Protezione Civile di Gaza ha avvertito col suo canale Telegram i palestinesi di non avvicinarsi alle aree in cui sono presenti le forze israeliane. Lo riporta Al Jazeera. Il servizio di soccorso ha esortato in particolare a non avvicinarsi alle zone di confine di Gaza City fino a quando non sarà stato annunciato ufficialmente il ritiro delle forze israeliane e non sarà confermato dalle autorità.

8:00 Raid Idf su Khan Yunis dopo l’accordo di cessate il fuoco

Le forze israeliane (Idf) hanno bombardato le città di Khan Younis nella Striscia di Gaza all’alba di oggi, nonostante l’annuncio di un accordo di cessate il fuoco ieri sera. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, secondo la quale la zona colpita è quella di al-Katiba, nel centro della città, a sud della Striscia. Le Idf avrebbero usato droni e artiglieria.

5.40 Soldato Idf ucciso da cecchino Hamas dopo firma accordo

Un soldato riservista dell’Idf è stato ucciso ieri pomeriggio in un attacco di cecchini di Hamas nella città di Gaza, secondo quanto annunciato dall’esercito. Lo rende noto il Times of Israel. L’attacco del cecchino è avvenuto dopo che i negoziatori israeliani e di Hamas avevano firmato un accordo in Egitto per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti dal gruppo terroristico a Gaza. Il cessate il fuoco previsto dall’accordo non era ancora entrato in vigore quando è stato sferrato l’attacco.

00:51 Gaza, scatta il cessate il fuoco

Con l’approvazione dell’accordo da parte del governo israeliano, è entrato subito in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Così come prevede il documento siglato in Egitto giovedì mattina e ratificato a mezzanotte e mezzo (ora italiana) dall’esecutivo di Gerusalemme. L’Idf si ritirerà fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell’accordo entro le prossime 24 ore, al termine delle quali Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore.

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