Lesmo, tra parrocchia e Lega del Filo d’Oro un’«osmosi» che fa bene a tutti

Settembre 26, 2025 - 18:00
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Lesmo, tra parrocchia e Lega del Filo d’Oro un’«osmosi» che fa bene a tutti
Lavori in collaborazione tra i giovani dell'oratorio e gli ospiti del Centro

Impossibile immaginare che la parrocchia Santa Maria Assunta di Lesmo non collabori con la Lega del Filodoro, dato che sono “vicini di casa” dal 2005, quando ha aperto il Centro socio-residenziale sperimentale per adulti sordociechi. Tanto più da quando, in piena pandemia, don Stefano Borri, nuovo responsabile della Pastorale giovanile locale, ha mantenuto vivo il rapporto di collaborazione. Che anzi si è rafforzato ancor più a causa del lockdown, perché i residenti, rimasti chiusi a lungo, necessitavano di contatti con l’esterno.

Qualcuno di loro, accompagnati dai volontari, non o solo della parrocchia, partecipa tutte le domeniche alla Messa delle 11, ma altre attività, rivolte ai sordociechi meno gravi, vengono svolte direttamente in struttura. Durante l’anno i ragazzi delle medie, specie in Quaresima, accanto al cammino preadolescenti hanno l’opportunità di trascorrere alcuni pomeriggi con i residenti della Lega. «Negli ultimi due anni – racconta don Stefano – abbiamo costruito una sorta di murales, che in realtà sono pannelli di legno poi applicati in oratorio. Sono stati realizzati dai ragazzi alle medie insieme alle persone con disabilità più lievi seguite dalla Lega».

Anche nel corso dell’oratorio estivo, una classe a turno trascorre una giornata al Filo d’Oro svolgendo attività con i residenti. «Molto significativo il Venerdì santo, quando al mattino facciamo la Via crucis con tutti i bambini nel parco della Lega – racconta don Stefano -. Il nostro è un rapporto molto naturale con loro, non c’è nulla di artificiale, siamo così vicini che è evidente l’osmosi, mi sembrerebbe strano pensare il contrario. L’ipotesi che una parrocchia non sia interessata a una realtà come la Lega del Filo d’Oro e così vicina sarebbe una follia, invece questa per noi è l’ordinarietà. I nostri ragazzi ci vanno volentieri perché fa parte di una sensibilità che hanno dentro e che noi teniamo a coltivare».

Una bella esperienza che fa bene a tutti, sia ai sordociechi che si relazionano col mondo esterno, sia ai ragazzi che imparano a confrontarsi con la fragilità e a condividere tempo ed energie sempre nuove. Don Stefano ricorda anche la visita del cardinale Bagnasco alla Lega del Filodoro, cui poi è seguito un momento d’incontro.

Il Centro residenziale dei sordociechi è frequentato anche da qualche adulto della parrocchia che a titolo personale ha deciso di mettersi in gioco. Una presenza preziosa, quella dei sordociechi, soprattutto per quei parrocchiani che colgono l’opportunità di condividere momenti di socialità e solidarietà con loro.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia