Lvmh, iniezione di capitale da 150 mln per salvare il quotidiano Le Parisien

Novembre 26, 2025 - 01:30
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Lvmh, iniezione di capitale da 150 mln per salvare il quotidiano Le Parisien
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Bernard Arnault corre ai ripari per salvare il quotidiano Le Parisien-Aujourd’hui en France, mettendo sul piatto 150 milioni di euro. L’ha confermato il magnate del lusso, e proprietario del colosso francese Lvmh, venerdì 21 novembre scorso. La notizia è stata riportata dall’agenzia stampa francese Afp.

Come specifica Le Monde, la direttrice generale ad interim del gruppo mediatico Les Echos-Le Parisien (di cui fa parte la testata), Anne-Violette Revel de Lambert, aveva annunciato ai dipendenti il risanamento finanziario del quotidiano all’inizio di novembre, dopo una riunione del comitato del gruppo avvenuta alcuni giorni prima, indicando una cifra di circa 140 milioni di euro. L’obiettivo della nuova iniezione di capitale è rinforzare la testata, garantendo la stabilità dell’attività. Già nel 2018 il colosso d’Oltralpe aveva rinforzato il suo gruppo mediatico con 83 milioni di euro, e poi nel 2022 aveva fornito 65 milioni di euro specificamente per Le Parisien.

Mentre il quotidiano è al centro di voci di vendita da diversi mesi, questo aumento di capitale era molto atteso, soprattutto dai dipendenti, considerando le perdite del giornale, che hanno raggiunto circa 30 milioni di euro nel 2024. Ma “ci viene promesso dietro una ristrutturazione, quindi nuovi sforzi”, aveva dichiarato all’inizio di novembre all’Afp Aymeric Renou, delegato sindacale Snj (Syndicat national des journalistes) del giornale.

Dal canto suo, Le Parisien, sotto il controllo di Lvmh dal 2015, ha recentemente affrontato un piano di riorganizzazione per accelerare la transizione digitale, con la soppressione di quasi 40 posti di lavoro, come ricostruisce Le Monde. Questo “minaccia la qualità editoriale”, avevano valutato i dipendenti, che attualmente sono 390 equivalenti a tempo pieno, di cui 349 giornalisti. In una mozione adottata martedì in assemblea generale, i dipendenti hanno chiesto alla direzione di “garantire che i servizi siano adeguatamente dimensionati, con condizioni di lavoro accettabili”. Hanno anche ricordato il loro impegno “per il mantenimento di un titolo di stampa di informazione nazionale e locale composto da giornalisti indipendenti”, in vista della “scadenza cruciale delle elezioni municipali” (il cui primo turno sarà il 15 marzo 2026, seguito dal secondo il 22 marzo, ndr).

Da settembre, i giornalisti del terzo quotidiano più diffuso in Francia si preoccupano di un possibile progetto di vendita al miliardario conservatore Vincent Bolloré. Come riporta la stampa francese, durante il comitato del gruppo dello scorso 15 ottobre, Lvmh ha assicurato che si trattava solo di una voce, affermando che non c’era alcun processo in corso, secondo il resoconto. Due giornate di sciopero si erano svolte alla fine di settembre per opporsi a una possibile vendita del quotidiano al gruppo Bolloré e per chiedere l’assunzione di 17 dipendenti a tempo indeterminato per colmare le partenze. Tutto dipenderà dal piano strategico affidato all’amministratore delegato Pierre Louette, che avrà il compito di riportare la società in carreggiata.

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Redazione Redazione Eventi e News