Poggio Sannita: Premio alla Cultura per Maria Porrone e Fausta Mancini
Il borgo molisano di Poggio Sannita celebra il 2 giugno premiando Maria Porrone e Fausta Mancini, protagoniste nella valorizzazione delle tradizioni locali con i celebri "babàci" e iniziative culturali.
Fortunato quel paese che ha ancora persone che si dedicano, volontariamente e gratuitamente, a tenere vive le tradizioni locali e la cultura popolare. Fortunato Poggio Sannita (paese semi-spopolato in provincia di Isernia) che, in particolare, può contare su due tenaci e formidabili signore, Maria Porrone e Fausta Mancini, le quali da tanti anni si occupano e si preoccupano di dare visibilità al borgo con vari eventi e di trasmettere specialmente a bambini e giovani i valori delle generazioni precedenti attraverso ricorrenti manifestazioni socio-culturali ed educative. Il loro prezioso lavoro ha avuto persino un’eco nazionale, soprattutto per una bella iniziativa che ha attratto persino l’attenzione di giornali e TV generando pure una grande curiosità turistica: il ripopolamento simbolico del borgo attraverso i “babàci” ovvero i pupazzi di stoffa che a centinaia da alcuni anni ormai caratterizzano i rioni come se fossero persone vere. Che meraviglia! Ma quanto lavoro creativo e di manutenzione c’è dietro!
Questi babàci (posizionati, quasi a grandezza naturale, in ogni angolo del borgo ad imitazione di quelli voluti da Marilena Ciravegna, quando anni fa era sindaca del comune di Maranzana, in provincia di Asti) intendono rappresentare le principali figure lavorative che popolavano numerosi il paese e che adesso non ci sono quasi più, per via dell’emigrazione e del conseguente doloroso spopolamento. Sono contadini, allevatori, artigiani, impiegati, bambini, casalinghe, qualche professionista ecc. che fino a qualche decennio fa animavano la vita paesana (https://www.facebook.com/ibabacidipoggiosannita/). Così come a Maranzana, tale brillante ed originale iniziativa intende non soltanto ripopolare idealmente un paese ormai semi-vuoto e destinato a svuotarsi sempre più, ma anche a richiamare l’attenzione delle Autorità su un fenomeno (come emigrazione e spopolamento) assai dannoso per la vita dei borghi e delle ruralità, la cui desertificazione danneggerà, alla lunga, ancora di più pure l’intera nazione sotto tutti i punti di vista, come sta già avvenendo in modo drammatico e quasi irreversibile.
Qual è la tua reazione?






