Quirinale trama contro il governo Meloni, Bignami all’attacco e il Colle risponde: “Sconfina nel ridicolo”

Non soltanto i giudici, la Corte dei Conti, l’Europa, i fantomatici poteri forti, l’egemonia culturale dei sinistri, il fantasmagorico politicamente corretto, gli astri e i venti contrari al governo Meloni, che non perde un’occasione per rilanciare la sua leadership universalmente riconosciuta in vittimismo – e infatti governa da oltre tre anni: il terzo governo più longevo nella storia della Repubblica. Questa volta è Galeazzo Bignami a deliziare la platea e a chiamare in causa perfino la Presidenza della Repubblica.

È esploso un caso politico a partire da ricostruzioni del quotidiano La Verità, a firma del direttore Maurizio Belpietro, secondo le quali Francesco Saverio Garofani, ex parlamentare del Partito Democratico e uno dei consiglieri del presidente Sergio Mattarella, avrebbe espresso valutazioni critiche nei confronti dell’attuale maggioranza di governo. Posizioni che sarebbero state espresse in conversazioni riservate dal consigliere. Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, era intervenuto prontamente.

“Il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un ‘provvidenziale scossone‘ contro l’attuale Governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza”.

Stringata ma netta la risposta del Colle in una nota. “Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”. Immediata la replica di Bignami al comunicato. “Nessuno ha chiesto una smentita del Quirinale, né mi sarei potuto permettere. Il comunicato è abbastanza chiaro. La domanda rimane, ovviamente rivolta al consigliere. Figuriamoci se chiedevo un intervento del Colle … La richiesta di smentita era formulata a Garofani, come mi pare chiaro dal comunicato. Mi aspettavo e continuo ad aspettarmi che la smentita la faccia colui al quale quelle frasi vengono attribuite”.

Nessun passo indietro invece da parte di Belpietro. “Confermo parola per parola quanto pubblicato oggi dalla Verità. Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica”, ha detto all’ANSA il direttore del quotidiano. Accuse dalle opposizioni. “Inaccettabili le parole del capogruppo Bignami e intollerabile la replica al Quirinale di Belpietro: una bufala ripetuta più volte non diventa una notizia e nascondersi dietro la libertà di stampa è uno stratagemma che non salva il direttore dall’aver inventato una ricostruzione ridicola e fantasiosa. Chiediamo alla Premier Meloni, visto che è direttamente coinvolta e visto che viene attaccata la più alta e più cara istituzione del paese, di prendere le distanze da affermazioni false che rischiano un conflitto senza precedenti tra vertici dello Stato”, le parole di Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, e Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento Europeo.

Il caso insomma è esploso, indica con ogni probabilità la direzione delle prossime battaglie politiche.