Regionali Veneto 2025: cinque candidati, sfida Stefani-Manildo per il dopo Zaia
Corsa a cinque per il dopo Luca Zaia. Sono, in ordine alfabetico, Fabio Bui, Giovanni Manildo, Marco Rizzo, Alberto Stefani e Riccardo Szumski i candidati presidenti alle elezioni regionali in Veneto di domenica 23 (seggi aperti dalle 7 alle 23) e lunedì 24 novembre (dalle 7 alle 15) 2025. Sono circa 4,3 milioni i cittadini veneti chiamati alle urne.
Alberto Stefani, candidato leghista per il post Zaia
Alberto Stefani, vicesegretario e deputato della Lega, 33 anni, è in corsa per il centrodestra nella Regione governata da 15 anni da Zaia. Nato a Camposanpiero, in provincia di Padova, è stato sindaco di Borgoricco. Eletto due volte alla Camera, dove è attualmente presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, è stato prima commissario regionale del partito di via Bellerio e segretario della Liga Veneta e poi è entrato nella squadra dei “numeri due” guidata da Matteo Salvini il 12 settembre 2024. A sostegno di Stefani ci sono sei liste: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi moderati, Udc e Liga Veneta Repubblica.
Il centrosinistra punta su Giovanni Manildo
Giovanni Manildo è il candidato del centrosinistra nelle elezioni regionali in Veneto. Nato a Conegliano, in provincia di Treviso, 56 anni, è stato sindaco del Pd di Treviso dal 2013 al 2018 prima del leghista Gian Paolo Gobbo. Laureato in Giurisprudenza, avvocato civilista a Treviso, è stato uno scout ed è sposato con tre figli. Sono sette le liste del campo larghissimo che sostengono Manildo: Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Uniti per Manildo (listone che include, fra gli altri, Azione, Casa riformista cioè Iv, +Europa, Avanti-Psi), Volt Europa, Rifondazione Comunista e la civica “Le Civiche Venete”.
La corsa di Marco Rizzo
Marco Rizzo, torinese di 66 anni, si candida alle elezioni regionali in Veneto con Democrazia Sovrana Popolare, di cui è coordinatore dal 28 gennaio 2024. In passato è stato segretario generale del Partito comunista, dal 2009 al 2023, e poi presidente onorario dello stesso partito per un anno e mezzo. Prima dell’elezione ad europarlamentare per una legislatura dal 2004 al 2009 per la Sinistra Unitaria Europea, è stato deputato per dieci anni, dal 1994 al 2004, prima con Rifondazione e poi nel gruppo Misto. Rizzo è stato anche candidato alla presidenza dell’Umbria alle elezioni regionali del 2024.
Szumski candidato di “Resistere Veneto”
In corsa per la guida di Palazzo Balbi c’è anche Riccardo Szumski, 73 anni, medico di base ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso. “Durante l’emergenza Covid-19 ha scelto la via della cura tempestiva e della libertà di coscienza, opponendosi a protocolli imposti dall’alto. Per questa scelta è stato radiato, ma non ha mai smesso di lottare per la dignità della persona e il diritto alla cura. Nel 2022 ha fondato l’associazione ‘Resistere con Szumski’, che ha aggregato migliaia di cittadini, comitati e realtà civiche”, si legge nella pagina della sua lista, denominata “Resistere Veneto”.
Fabio Bui con “Popolari per il Veneto”
Fabio Bui, 60 anni, è candidato della lista Popolari per il Veneto. Ex presidente della Provincia di Padova per quattro anni, è stato prima vicesindaco e poi primo cittadino del Comune di Loreggia, nel Padovano, per vent’anni in totale. Ma nel suo curriculum c’è anche la presidenza del Consiglio autonomie locali (Cal). Prima di diventare sindaco, ha raccontato in un’intervista di aver avuto la tessera del Pd. Riammesso alla corsa elettorale dopo una iniziale esclusione, punta – fra gli altri temi – in particolare sull’autonomia.
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