Roma, bomba carta contro il centro sociale della Garbatella: “Attaccati per la nostra militanza pro-Palestina”

Il secondo attacco in soli quattro mesi. Alla Garbatella, quartiere popolare di Roma dove è cresciuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ancora una volta è finito nel mirino il centro sociale La Strada.

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso della struttura in via Passino. L’ordigno ha danneggiato la porta di ingresso, ma nessuno è riuscito ad entrare dentro i locali.

Il Csoa La Strada è noto per l’impegno mostrato in questi anni in favore della causa palestinese, con iniziative in favore della popolazione di Gaza che dall’8 ottobre è vittima delle operazioni militare di Israele.

Il “movente” dell’attacco sembra essere proprio questo. Accanto al centro sociale è stato lasciato uno striscione che recita: “Di Battista puttana di Hamas”. L’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle, notoriamente impegnato in favore della causa palestinese, giovedì sera sarebbe dovuto intervenire alla città dell’Altra Economia dove, al centro Ararat, è stato allestito il media center permanente a sostegno della Global Sumud Flotilla.

“È l’ennesimo episodio – ricordano gli attivisti del Csoa La Strada – da ottobre 2023 il nostro spazio e la nostra comunità sono bersaglio di decine di aggressioni. Minacce, imbrattamenti, danneggiamenti, fino a veri e propri ordigni. L’ultimo attacco esplosivo appena il 15 maggio scorso. Tutti denunciati pubblicamente in ogni sede possibile”.

Matrice che per il centro sociale è chiara: “Ambienti filo-israeliani che vogliono colpire chi, come noi, si batte per la fine del genocidio a Gaza, per la libertà del popolo palestinese e contro le politiche criminali del governo Netanyahu. La nostra è una lotta limpida: contro la guerra e le logiche di oppressione, per la libertà dei popoli, mai contro il popolo ebraico. Continueremo le nostre battaglie alla luce del sole: le bombe notturne appartengono da sempre alla vigliaccheria degli squadristi”.

Per l’attacco subito il 15 maggio scorso, scrive Repubblica, la Digos aveva avviato una inchiesta: quell’offensiva era “firmata”, con degli adesivi, dalla “Brigata Dario Vitali”, formazione nata per combattere “i nemici del popolo ebraico” e che nella notte tra il 21 e il 22 febbraio scorso avevano firmato anche una azione vandalica contro il collettivo antifascista al licelo Manara in via Basilio Bricci di Monteverde, sempre a Roma.