Semi di cannabis femminizzati: vantaggi e guida alla scelta
Scopri tutti i vantaggi dei semi di cannabis femminizzati: piante femmina garantite, alta resa, THC elevato e coltivazione più semplice. Guida completa.

Semi di cannabis femminizzati: i principali vantaggi
Chi inizia a informarsi sul mondo della coltivazione casalinga della cannabis, non può non approfondire le caratteristiche delle varie tipologie di semi.
Nel corso dei decenni, il lavoro dietro le quinte dei breeder ha permesso, oggi come oggi, di poter poter acquistare svariati tipi di sementi.
Tra quelli che più hanno cambiato il volto del mercato della cannabis rientrano i semi femminizzati, disponibili su diversi e-commerce verticali di spicco (uno dei più famosi e apprezzati è Sensoryseeds).
Quali sono i loro vantaggi? Ricordiamo innanzitutto che i semi femminizzati sono più stabili.
Il principale aspetto positivo dietro al loro successo commerciale riguarda la certezza, pari al 99,9%, di trovarsi davanti, alla fine del processo di coltivazione, piante di sesso femminile.
Questo aspetto è di massima importanza in quanto, a differenza di quelle maschili, le piante di cannabis di sesso femminile producono cime ricche di resina e di cannabinoidi.
Per chi ha intenzione di coltivare cannabis a scopo ricreativo, la scelta dei semi femminizzati è pressoché automatica in quanto, in media, ci vogliono diverse settimane prima di capire il sesso delle piante coltivate.
Risparmio di tempo
Un vantaggio secondario al quale non molti pensano quando valutano se acquistare semi di cannabis femminizzati riguarda il risparmio di tempo.
Nei casi in cui si parte già con la consapevolezza di non dover eliminare le piante di sesso maschile si può, di fatto, dedicarsi meno all’aspetto della manutenzione.
Questo tempo può essere impiegato, invece, nel perfezionare le tecniche di training.
Tra le più efficaci e accessibili anche da parte dei coltivatori alle prime armi rientra il low stress training.
Come si esegue? Partendo possibilmente dalla fase vegetativa, si procede cercando, per quanto possibile, di mantenere la chioma piatta, avendo cura che nessuno dei rami risulti sovrastante rispetto agli altri.
Altro step decisivo è la rottura della dominanza apicale, momento che vede il coltivatore concentrarsi sulla piegatura del fusto principale, indirizzandolo verso i bordi del vaso.
Dopo aver fissato il fusto, si crea una situazione favorevole a una fioritura più ricca.
Il motivo? La crescita orizzontale della pianta e la conseguente possibilità di far arrivare la luce in più punti.
Ottimizzazione dello spazio
Proseguendo con l’elenco dei vantaggi che caratterizzano la coltivazione dei semi femminizzati, parliamo di ottimizzazione dello spazio.
Le piante che crescono da questa tipologia di sementi, infatti, tendono a garantire risultati ottimali anche quando la coltivazione avviene in spazi particolarmente ridotti o addirittura angusti.
Sì, hai capito bene: si prestano bene alle situazioni in cui, per motivi di metri quadri disponibili in casa o per ragioni di discrezione, si scelgono posti come l’armadio per ospitare la growroom.
In virtù della loro altezza e robustezza, le piante di cannabis risultato della coltivazione di semi femminizzati rispondono meglio alle principali tecniche di training.
Alte concentrazioni di THC
Un altro motivo per cui scegliere i semi femminizzati è ormai indispensabile riguarda il fatto che le piante, una volta cresciute, sono caratterizzate da una quantità di THC decisamente superiore rispetto al risultato dell’utilizzo di altri tipi di semi.
Numeri alla mano, si parla di concentrazioni che possono superare la soglia del 30%.
Attenzione: anche se la genetica e la già citata stabilità forniscono un punto di partenza eccellente, tutti i breeder esperti concordano nell’affermare che anche la perizia del coltivatore ha un ruolo ai fini del risultato finale.
Si può capire subito se un seme di cannabis è femminizzato o regolare?
No, non si può capire da subito se un seme di cannabis è femminizzato, motivo per cui, ribadiamo, è necessario affidarsi a rivenditori seri e autorizzati.
Come precedentemente accennato, l’unica alternativa all’acquisto di semi femminizzati è l’attesa. Dopo la fioritura della pianta, se cominciano a formarsi delle escrescenze di colore chiaro, i pistilli, vuol dire che ci si trova davanti a un esemplare di sesso femminile.
Qual è la tua reazione?






