Sesto San Giovanni, a 71 anni si lancia dal sesto piano e muore durante lo sfratto: aveva lasciato un biglietto d’addio

Ottobre 9, 2025 - 09:00
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Sesto San Giovanni, a 71 anni si lancia dal sesto piano e muore durante lo sfratto: aveva lasciato un biglietto d’addio

Ha lasciato un biglietto di addio e poi, all’arrivo dell’ufficiale giudiziario che ha citofonato, si è lanciato dal balcone dell’abitazione morendo nell’impatto al suolo.

È morto così a Sesto San Giovanni, l’ex “Stalingrado d’Italia” alle porte di Milano, il 71enne Letterio Buonomo. Un gesto estremo compiuto intorno alle 9 di mercoledì mattina, quando l’uomo ha deciso di farla finita gettandosi dal sesto piano del palazzo di via Puricelli Guerra.

Di quel palazzo per anni era stato il custode ma, nel corso del tempo, aveva accumulato una serie di arretrati sul canone d’affitto. L’edizione milanese del Corriere della Sera scrive che nelle scorse settimane l’anziano si era presentato in Comune a Sesto per chiedere informazioni in merito a una eventuale assegnazione di un alloggio popolare

Più volte, secondo quanto emerso, l’ufficiale giudiziario si era presentato alla sua porta. L’ultima questa mattina, quando l’ufficiale si era presentato in via Puricelli Guerra accompagnato anche dal legale dell’uomo e dalle forze dell’ordine per la riconsegna dell’appartamento alla proprietà. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’anziano, divorziato e che viveva da solo nell’appartamento. “Non ce la faccio più“, le poche parole scritte dal 71enne su quel biglietto, più che sufficienti nel raccontare la sua disperazione.

Sulla vicenda è intervenuta l’eurodeputata di AVS Ilaria Salis, che già da attivista battagliava per il diritto alla casa contro le politiche di sfratti. “La crisi abitativa uccide. Letteralmente. In un Paese civile, una delle massime priorità dovrebbe essere garantire a ogni persona un’abitazione dignitosa. E invece, in Italia, gli interessi economici dei privati vengono anteposti ai bisogni essenziali della popolazione. Poi i risultati sono questi… La casa non deve essere un privilegio, ma un diritto”, le sue parole su X.

Durissimo anche il commento di Enzo Nova, volontario dell’Associazione per l’invecchiamento attivo del comune dell’hinterland milanese. Parlando con i cronisti davanti al palazzo in cui è avvenuta la tragedia, Nova ha denunciato la situazione di “abbandono dello stato sociale, la parola ‘solidarietà’ a Sesto San Giovanni è sparita”.

Il gesto dell’anziano, secondo il volontario è sintomo “di non trovare appoggio di nessuno, la solitudine e il sentirsi emarginati e poi succedono queste cose. Un anno fa un ragazzo dichiaratamente gay che stava cambiando sesso si è suicidato perché nessuno, in questa città, pensa a dare una mano anche a queste persone che sono chiaramente in difficoltà. Non ho mai vissuto una situazione di questo genere”, l’accusa del volontario dell’Auser.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia