Sitip: oltre il 76% dei rifiuti generati destinati a forme di recupero, incluso il riciclo
Sitip spa, realtà italiana attiva nella produzione di tessuti tecnici indemagliabili e circolari, pubblica il bilancio di sostenibilità 2024, il quarto redatto su base volontaria, confermando il proprio impegno a favore della trasparenza, della responsabilità sociale e ambientale e di un modello di sviluppo sempre più orientato alla sostenibilità.
Con oltre 60 anni di esperienza e una filiera produttiva integrata, Sitip continua a rafforzare il proprio ruolo di riferimento a livello internazionale nel comparto dei tessuti tecnici, con una visione orientata all’innovazione responsabile e alla sostenibilità.
"Il nuovo bilancio testimonia i progressi conseguiti lungo tre direttrici principali, ambientale, sociale e di governance – in linea con il piano strategico di sostenibilità del gruppo. Nel corso dell’anno, Sitip ha continuato a migliorare le proprie performance ambientali, riducendo l’intensità carbonica e destinando oltre il 76% dei rifiuti generati a forme di recupero, incluso il riciclo", si legge in una nota.
Sul piano sociale, l’azienda ha ottenuto la certificazione Sa8000, uno degli standard internazionali più riconosciuti per la responsabilità sociale, che garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori e condizioni di lavoro etiche lungo la catena del valore. Inoltre, l'azienda ha consolidato la qualità del lavoro con il 92,2% dei contratti a tempo indeterminato. La società, che ha sede a Cene, in provincia di Bergamo, conta 548 dipendenti, un livello di customer satisfaction pari a 4,4 su 5 e una governance attenta alla diversità, Sitip conferma che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale e di governance.
Sitip, inoltre, ha introdotto un codice di condotta fornitore con strumenti di autovalutazione Esg, rafforzando il coinvolgimento della filiera. Sul fronte ambientale, oltre al potenziamento degli impianti fotovoltaici e all’adozione di nuove soluzioni per l’efficienza energetica, l’azienda ha consolidato il monitoraggio delle proprie emissioni attraverso la Carbon footprint di organizzazione (Iso 14064), intensificando così le azioni di riduzione delle emissioni dirette e indirette. Infine, ha aderito al consorzio Retex.Green per favorire la raccolta e il riciclo dei rifiuti tessili, promuovendo modelli circolari lungo tutta la filiera.
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