Tinagli: a Bruxelles si lavora sull’emergenza casa, ma Salvini non ci vuole incontrare

Settembre 9, 2025 - 18:00
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Tinagli: a Bruxelles si lavora sull’emergenza casa, ma Salvini non ci vuole incontrare

Bruxelles – Mesi di lavoro della Commissione speciale “HOUS” del Parlamento europeo dedicata all’emergenza abitativa in Europa, la Commissione europea che per la primavera prossima annuncia un suo documento sul tema, e il governo italiano, quasi unico nell’Unione, che non incontra (non rispondendo neanche agli inviti) i parlamentari che stanno analizzando la questione, drammatica per molti europei ed italiani. E che neanche li incontrerà, a quanto pare, nella prossima visita a Milano e Palermo.

Lo ha spiegato questa mattina a Strasburgo Irene Tinagli (Pd), presidente di Hous, incontrando i giornalisti a margine dei lavori del Parlamento europeo. “Ho cercato più volte il ministro delle Infrastrutture Salvini in questi mesi di lavoro della Commissione, ma non ha mai risposto alle nostre richieste di incontro. I ministri degli altri governi mi hanno cercata loro – spiega Tinagli – quasi tutti”.

Anche durante la visita che dal 16 al 19 settembre porterà una delegazione in Italia, a Milano e Palermo, quando ci saranno incontri con i sindaci, gli assessori, le varie parti sociali coinvolte nel problema, “non ci sarà un incontro con il ministro Salvini, non ha risposto al nostro invito”, aggiunge Tinagli.

Irene Tinagli (Pd/S&D), presidente della commissione speciale Crisi abitativa nell’Ue [Foto: Emanuele Bonini per Eunews]
Eppure, spiega la presidente, il problema casa (e studentati universitari) non è solo una questione di diritti dei cittadini, ma “è anche un tema di competitività, perché se i lavoratori non possono trovare casa nelle zone dove ci sono le aziende, ecco che si crea un problema per l’economia”.

L’emergenza riguarda anche gli studentati universitari. “Gli studenti hanno bisogno di alloggi per poter studiare, e dunque formarsi, e dunque accrescere il potenziale del Paese”, sottolinea Tinagli. Invece quel che avviene in città universitarie con facoltà di alto livello come Milano, spiega la parlamentare, “è che aumenta il flusso di studenti stranieri, benestanti, che possono permettersi di alloggiare nei pressi delle nostre ottime Università, mentre tanti, troppi italiani sono costretti a rinunciare per una questione di costi”. Nella tappa milanese della visita la delegazione della commissione HOUS incontrerà “i rettori e le associazioni degli studenti, perché il problema va affrontato, ci sono troppe Città, non solo in Italia dove gli studentati non sono sufficienti per rispondere alle necessità”, annuncia Tinagli.

Gli incontri con le amministrazioni locali non sono solo in Italia, la commissione ha già visitato Barcellona, Vienna, sta per andare a Parigi, “perché le realtà sono molto diverse – spiega la deputata – ci sono città come Milano dove il problema dei costi è dovuto alla grande massa di investimenti che il luogo attrae, e poi altre come Palermo dove il problema è l’inverso”. La questione è quindi di dimensione europea, anche perché alcuni problemi, invece, sono condivisi, come quello degli appartamenti in affitto breve, che tolgono dal mercato migliaia di alloggi. “C’è consapevolezza – conclude Tinagli – che un intervento europeo è necessario, per dare impulso politico ad una soluzione, e per lavorare anche su un’ipotesi di fondi che possano avere spazio nei prossimi programmi europei, come anche il Bilancio pluriennale”.

Per febbraio 2026 la commissione HOUS dovrebbe presentare il suo rapporto conclusivo, in modo da fornire del materiale di lavoro anche alla Task force che è stata organizzata dalla Commissione europea, che dovrebbe presentare le sue proposte entro la primavera. Ma le scadenze potrebbero slittare: proprio oggi, l’Eurocamera ha approvato senza obiezioni la richiesta di prorogare il mandato della commissione speciale HOUS di 6 mesi, fino al 30 luglio 2026.

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