Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione

Settembre 23, 2025 - 14:00
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Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione

Towa and the Guardians of the Sacred Tree RecensioneSono dell'idea che, con il passare degli anni, sia sempre più difficile creare qualcosa di nuovo e di veramente unico. È il caso di Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione, l'action roguelite sviluppato dallo studio Brownies che si ispira apertamente a Hades, il capolavoro che in un certo senso ha reinventato il genere roguelite. Le software house, in particolar modo quelle più piccole, si affidano sempre di più a formule di gameplay già consolidate, ponendo maggiore attenzione sul comparto artistico per distinguersi dalla massa. A volte, la soluzione più sicura è prendere una formula che funziona e cercare di farla propria. Towa ci prova in qualche modo, lasciando parlare più la sua vena artistica che il suo gameplay, ma la differenza con il titolo di Supergiant Games risiede nella sua fase di sviluppo: Hades è un titolo che ha avuto il tempo di crescere e maturare grazie all'accesso anticipato e al prezioso feedback dei giocatori; Towa, al contrario, è una nuova IP lanciata da uno studio semisconosciuto, e che ha dovuto sopportare fin da subito il peso di aspettative troppo elevate perché definito come l'Hades giapponese. Il che mi ha fatto sorgere una domanda: è davvero possibile creare un nuovo gioco senza finire schiacciati dal confronto? Nel caso di Towa la beffa è anche doppia: non solo si è dovuto scontrare con un pubblico altamente esigente, ma anche con l'imminente arrivo della versione definitiva di Hades 2 su PC e Nintendo Switch 2, venendo di fatto completamente oscurato a livello commerciale. Dal canto mio, però, posso affermare che Towa and the Guardians of the Sacred Tree è un titolo valido e che merita un'opportunità. Il perché lo scoprirai leggendo la mia recensione!

Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione

Ambientato in Giappone dal periodo storico non ben definito, facciamo la conoscenza della nostra protagonista Towa, una figlia del dio Shinju, a cui è stato affidato il compito di proteggere il villaggio alla base del grande albero. Towa non ha età trattandosi di un dio, e nonostante sia concettualmente superiore agli esseri umani, condivide con loro le gioie e le tragedie della vita, come la nascita e la morte, diventando parte integrante della communità. Le giornate scorrono serene al villaggio, tuttavia, la pace e la prosperità non durano mai in eterno. Lontano dal villaggio, una minaccia inizia ad avanzare: è Magatsu, una divinità malvagia che consuma il mana delle terre con un miasma velenoso. Uno dopo l'altro, i villaggi iniziano a cadere sotto l'aria pesante del miasma fino a giungere ai confini del villaggio di Shinju. [caption id="attachment_1106710" align="aligncenter" width="1200"]Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione - Storia La protagonista Towa in una scena del gioco.[/caption] Per combattere la minaccia incombente, Towa riunisce otto abitanti, i suoi "Figli della Preghiera", con lo scopo di annientare Magatsu. Grazie al potere di Shinju, Towa è in grado di manipolare il tempo, e quindi di riavvolgerlo in caso di fallimento facendo così rinascere gli otto guerrieri. Armata del bastone divinatorio e della spada purificatrice, Towa e i Figli della Preghiera si preparano a intraprendere il "viaggio" che purificherà la terra dal male. Towa and the Guardians of the Sacred Tree segue in un certo senso le orme di Hades, fondendo una parte action dinamica con una trama inaspettatamente matura. Il ciclo continuo di morte e rinascita non è solo una meccanica qui, ma rappresenta una parte fondamentale della storia. L'esperienza di gioco viene ulteriormente migliorata grazie alla presenza di un cast a dir poco esplosivo. I personaggi riescono a catturarti fin da subito, e alcuni di loro restano memorabili anche dopo aver finito il gioco. Aggiungo però che a livello di originalità - caratterialmente parlando - non troverai nulla che non hai già visto in qualsiasi altra produzione di stampo giapponese. La trama presenta degli spunti interessanti, come il sacrificio e la speranza, ma viene compromessa con dialoghi talvolta sopra le righe, ridondanti e inutilmente prolissi. La narrazione si perde anche in un eccesso di salti temporali che la rendono confusa. Inoltre, bisogna prestare molta attenzione ai dialoghi secondari, che nascondono molti dettagli su quella che effettivamente è la storia principale.

Tsurugi e Kagura

Se la narrazione di Towa zoppica un po', il gameplay si è invece dimostrato solido e gratificante, seppur con qualche piccola imperfezione. Se hai amato il ritmo di Hades, allora ti troverai tra le mani un prodotto familiare, ma con qualche caratteristica extra che rendono Towa diverso, forse più complesso del gioco con protagonista Zagreus. Come già ripetuto diverse volte, Towa è un roguelite ad aree e come tale presenta tutte le caratteristiche del genere. Non nego che all'inizio ho sofferto parecchio nel prendere dimestichezza con i comandi. Il motivo principale è che le run di Towa prevedono obbligatoriamente l'utilizzo di due personaggi: Tsurugi (la spada) e Kagura (il bastone divinatorio). Prima di iniziare la run, puoi scegliere due degli otto personaggi disponibili: uno diventerà lo Tsurugi, il tuo combattente principale e fonte di danno, mentre l'altro sarà il Kagura, il "mago" specializzato in incantesimi offensivi e difensivi. Ogni personaggio può essere sia Tsurugi che Kagura. [caption id="attachment_1106713" align="aligncenter" width="1200"]Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione - Personaggi Ogni personaggio ha un suo set di mosse e magie.[/caption] Ogni ruolo ha poi le sue sfumature: lo Tsurugi affronta i nemici con due spade chiamate Honzashi e Wakizashi, che hanno statistiche e mosse diverse. Inoltre, le spade hanno una stamina che si consuma a ogni colpo. Quando si esaurisce, i danni inflitti calano drasticamente, costringendoti a passare alla seconda spada per permettere alla prima di ricaricarsi. Kagura, invece, basa i suoi incantesimi su cinque elementi differenti e a ciascun elemento sono associati dieci incantesimi diversi. Ma come possiamo comandare due personaggi contemporaneamente? Per quanto riguarda la mappatura dei tasti, il team ha fatto un lavoro più che decente, rendendo ogni comando intuitivo e perfettamente coeso. Tsurugi e Kagura si muovono all'unisono e ognuno con la propria barra della saluta. Tuttavia, si possono gestire anche individualmente usando entrambi gli stick analogici: uno per Tsurugi e uno per Kagura. Fai attenzione, però, perché i due personaggi rimarranno comunque vincolati tra loro e non possono allontanarsi troppo l'uno dall'altro. [caption id="attachment_1106715" align="aligncenter" width="1200"]Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione - Boss fight Le boss fight sono impegnative il giusto.[/caption] Quella del doppio personaggio per run è un'idea interessante, non particolarmente nuova certo, ma interessante. A livello di trama ha il suo perché, specialmente nelle safe zone (i falò) dove i protagonisti chiacchierano tra loro dei fatti personali. Una piccola chicca che, personalmente, apprezzo moltissimo in questi giochi e che rendono i personaggi ancora più vivi e vissuti. E senza fare spoiler, ti consiglio caldamente di fare attenzione chi vuoi come tuo Tsurugi e chi come tuo Kagura perché ti cambierà drasticamente l'evoluzione del gioco. Lato gameplay, personalmente, la parte più difficile è stata quella di giocare con il Kagura. Nonostante i personaggi si muovano insieme, il mago è più vulnerabile agli attacchi che colpiscono la loro traiettoria, finendo spesso per subire più danni dello Tsurugi. La morte di uno dei due personaggi non rappresenta il game over, ma questo comporta una diminuzione del danno che rende la partita molto più difficile.

Towa tuttofare!

Altra meccanica importante in Towa è la gestione del villaggio, che funge anche da hub principale tra una run e l'altra. Senza fare alcuno spoiler sulla trama, vi dico che il villaggio cambia a ogni run completata... e di molto! A ogni modo, il villaggio rappresenta la seconda faccia della medaglia del gameplay di Towa. Qui possiamo forgiare armi, aumentare le statistiche dei Figli della Preghiera, costruire ed espandere edifici, e infine possiamo interagire con gli abitanti. Ah, c'è anche la pesca, attività che a quanto pare troviamo in ogni singolo gioco giapponese... ma dopo questa breve parentesi, vediamo i singoli aspetti del village builder di Towa. Partiamo forse dall'aspetto più curato e allo stesso tempo noioso: la forgia. Lo scopo delle run non è solo quello di avanzare nella trama, ma anche quello di raccogliere materiali per livellare e costruire le armi, in questo caso le spade. Abbiamo visto che ogni personaggio ha a disposizione due katane, Honzashi e Wakizashi, ebbene possiamo forgiarle noi con un attento e curato processo di lavorazione del metallo fatto di minigiochi con i quick time event. [caption id="attachment_1106712" align="aligncenter" width="1200"]Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione - La forgia Una delle tante fasi per la creazione della katana. PS: le fasi sono tutte quelle che vedi sopra...[/caption] Sebbene ogni fase del processo, dalla creazione del modello della spada alla sua completa lavorazione, sia affascinante, si tratta di una meccanica complessa che richiede una quantità significativa di tempo. Esistono tre metodi di forgiatura, ma solamente quello più completo permette di avere una lama migliore - ed è anche quello più complesso nel procedimento. Abbiamo anche la possibilità di affidarci al fabbro del villaggio, ma i risultati saranno del tutto randomici, facendoci sprecare materiale prezioso il più delle volte. Anche perché gli stessi materiali vengono impiegati anche per la creazione di gemme da equipaggiare sul nostro bastone o sulla nostra spada. Questo ci porterà il più delle volte a doverci creare la spada con la metodologia standard con fasi troppo lunghe e complesse. Ovviamente il villaggio non è solamente la forgia, ma anche altre strutture e attività. Abbiamo il dojo, dove poter apprendere nuovi incantesimi per i Kagura, il ristorante, con il suo classico menù fatto di potenziamenti temporali, e infine la falegnameria in cui è possibile utilizzare le pietre raccolte nelle run per costruire e ristrutturare alcuni edifici del villaggio modificandone anche l'aspetto. Questo tipo di gameplay eleva il gioco portandolo, di fatto, a un simil gestionale, seppur poco profondo nelle meccaniche.

Elegante e affascinante con qualche nota di malinconia

Se c'è una cosa che ti cattura fin da subito di Towa sono le sue palette cromatiche: leggere all'interno del villaggio e vibrante sui campi di battaglia. Proprio quest'ultimi hanno dei dettagli pazzeschi, soprattutto nel passaggio da una zona all'altra, il tutto accompagnato dalle melodie di Hitoshi Sakimoto, compositore anche per 13 Sentinels: Aegis Rim e Final Fantasy Tactis - a proposito di Final Fantasy Tactis, a breve uscirà l'edizione The Ivalice Chronicles. Ti lascio una lunga intervista con gli sviluppatori a cura del buon Luca. Ma tornando a Towa, come puoi ben vedere il curriculum dello studio è piuttosto impressionante. Tuttavia, spostandoci sul comparto grafico si iniziano a intravedere le prime magagne. Nonostante le ambientazioni siano ricche di dettagli, lo stesso non si può dire sui personaggi, troppo poveri se confrontati poi con le loro controparti disegnate. Paradossalmente, sono stati realizzati meglio i nemici, specialmente i boss, che i protagonisti. Alla fine si tratta di un dettaglio di poco conto che non va a penalizzare l'esperienza di gioco. [caption id="attachment_1106711" align="aligncenter" width="1200"]Towa and the Guardians of the Sacred Tree Recensione - Comparto artistico Paesaggi da levare il fiato.[/caption]

Conclusione

Towa and the Guardians of the Sacred Tree non è un capolavoro, ma non è nemmeno un brutto gioco o frustrante come ho letto in giro per il web. La sua unica colpa è quello di essere uscito in contemporanea con un altro titolo di richiamo come Hades 2, ma possiamo davvero fargliene una colpa? Per come la vedo io, entrambi i titoli possono benissimo coesistere, non è una guerra. Towa and the Guardians of the Sacred Tree offre una campagna longeva, fatte di singole run forse troppo lunghe per gli standard dei roguelite. La trama ha dei momenti memorabili, ma la narrazione basata sui salti temporali la rende caotica e di poca comprensione, specialmente saltando alcuni dialoghi secondari. Rimane comunque una storia godibile che alterna momenti divertenti ad alcuni più tristi, accompagnati da un doppiaggio giapponese davvero azzeccato - presenti anche i sottotitoli in italiano. I combattimenti sono divertenti e dinamici con tante possibili combinazioni grazie agli otto personaggi a disposizione. Mentre la gestione del villaggio è molto più complessa, in particolar modo la forgia poteva essere gestita meglio con meno passaggi per renderla più immediata. Nel complesso, Towa and the Guardians of the Sacred Tree è un titolo che sarà in grado di tenerti compagnia per uno svariato numero di ore, specialmente se punti al 100%. Se hai ancora qualche dubbio, ti invito a provare direttamente la demo che trovi a disposizione sugli store digitali (qui trovi quella del PS Store). https://youtu.be/q5vSrdJ4iOY?si=P8kIOl2VBZdHJtp2 Towa and the Guardians of the Sacred Tree è disponibile ora su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.

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