Ucraina, nessun accordo dopo l’incontro a Mosca. Putin intanto minaccia l’Europa: “Se vuole la guerra, noi siamo pronti”

Dicembre 4, 2025 - 06:00
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Ucraina, nessun accordo dopo l’incontro a Mosca. Putin intanto minaccia l’Europa: “Se vuole la guerra, noi siamo pronti”

L’aereo dell’inviato speciale americano Steve Witkoff è decollato da Mosca poco dopo mezzanotte (ora italiana), segnando la fine di una giornata di colloqui delicatissimi al Cremlino. Witkoff, accompagnato da Jared Kushner, era arrivato ieri nel primo pomeriggio, accolto dal consigliere di Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, con cui aveva trascorso ore tra incontri informali e una lunga preparazione prima dell’ingresso al Cremlino.

Il clima era stato chiarito già in mattinata da Putin, che aveva respinto come “inaccettabili” le modifiche europee al piano di pace di Donald Trump, accusandole di mirare solo a “bloccare il processo” e avvertendo: “Se l’Europa vuole la guerra, noi siamo pronti”. Dal canto suo, Trump aveva definito la situazione in Ucraina “un disastro”, ricordando che la delegazione americana è “in Russia per risolvere la situazione, non è facile”.

Volodymyr Zelensky, intanto, aveva ammesso che alcuni alleati “sono stanchi” e che teme un calo d’interesse degli Stati Uniti: “L’obiettivo della Russia è far perdere interesse all’America”.

Alla fine i colloqui, durati quasi cinque ore, sono stati definiti “utili, costruttivi e produttivi”, anche se – ha riferito il Cremlino – alcune parti del piano americano restano critiche per Mosca.

Insomma, alla fine non si sono registrati progressi significativi verso la pace.

Sul tavolo rimangono i nodi territoriali e le garanzie di sicurezza per Kiev, specie sull’eventuale ingresso nella Nato, tema che l’Alleanza ha già fatto sapere sarà trattato separatamente e richiederà il consenso unanime degli alleati, oggi tutt’altro che acquisito.

“Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro”, ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un’intervista a Fox News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso “permetta” agli ucraini “non solo di ricostruire la loro economia, ma di prosperare come Paese”.

E intanto oggi anche il segretario della Nato, Mark Rutte ha preso posizione: “È un bene che il processo di pace sia in corso, solo gli Usa sotto la guida del presidente Trump potevano rompere lo stallo. Ma se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina, come sta accadendo oggi grazie all’iniziativa Purl e gli aiuti bilaterali, e che le sanzioni economiche imposte alla Russia mordano, che è quello che avviene”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia