Unioncamere: a ottobre previste 520 mila assunzioni dalle imprese, 1,3 milioni entro dicembre

Ottobre 11, 2025 - 17:30
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Unioncamere: a ottobre previste 520 mila assunzioni dalle imprese, 1,3 milioni entro dicembre

Le imprese programmano circa 520 mila nuove assunzioni per ottobre e oltre 1,3 milioni per il trimestre ottobre-dicembre, in flessione di 11 mila unità rispetto a ottobre 2024 (-2,1 per cento) e di 29 mila rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nonostante la contrazione della domanda di lavoro, rimane elevata la difficoltà di reperimento del personale, che riguarda il 46,8 per cento delle figure ricercate, seppure in diminuzione di due punti percentuali rispetto allo scorso anno. A delineare questo scenario è il Bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di ottobre. Il settore primario prevede oltre 43 mila ingressi ad ottobre e più di 85 mila nel trimestre. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 17 mila assunzioni nel mese e circa 31 mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con 13 mila lavoratori ricercati nel mese e quasi 26 mila nel trimestre. Nel comparto industriale, sono attese quasi 137 mila assunzioni nel mese e oltre 333 mila nel trimestre.

Per il manifatturiero, che è alla ricerca di circa 85 mila lavoratori nel mese e di più di 205 mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie della meccatronica che ricercano oltre 19 mila lavoratori nel mese e più di 49 mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, bevande e tabacco che ricercano quasi 17 mila lavoratori nel mese e 39 mila nel trimestre e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (oltre 15 mila nel mese e circa 36 mila nel trimestre). Le costruzioni mostrano una solida tenuta, con 52 mila assunzioni previste nel mese e oltre 128 mila nel trimestre. Nel terziario, si concentrano circa 340 mila assunzioni a ottobre e oltre 893 mila nel trimestre. Il turismo si conferma il principale motore occupazionale (86 mila ingressi nel mese e 240 mila nel trimestre), seguito da commercio (74 mila e 199 mila) e servizi alla persona (66 mila e 159 mila). Le grandi imprese (oltre 250 dipendenti) mostrano un segnale positivo, con 3 mila assunzioni in più nel mese (+2,9 per cento) e 5 mila nel trimestre (+2,0 per cento), mentre risultano in flessione le previsioni nelle restanti fasce dimensionali, con una maggiore intensità nelle imprese di media dimensione tra 50 e 250 dipendenti (-4,1 per cento nel mese e -4,5 per cento nel trimestre). Il tempo determinato resta la forma contrattuale prevalente con quasi 306 mila unità, pari al 58,8 per cento del totale, seguito dai contratti a tempo indeterminato (circa 99 mila, 19,0 per cento) e da quelli di somministrazione (42 mila, 8,1 per cento).

A ottobre, le imprese segnalano difficoltà di reperimento per più di 243 mila lavoratori ricercati (il 46,8 per cento del totale), soprattutto per mancanza di candidati (29,7 per cento) o preparazione inadeguata (13,3 per cento). A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (67,5 per cento dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese del comparto costruzioni (60,8 per cento), le imprese del legno-mobile (56,9 per cento), le industrie della meccatronica (55,5 per cento) e quelle tessili, abbigliamento e calzature (55,3 per cento). Mentre in relazione ai profili professionali, il Borsino delle professioni del sistema informativo Excelsior segnala, tra quelli di più difficile reperimento, ingegneri (58,8 per cento è di difficile reperimento) per le professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione; tecnici in campo ingegneristico (65,6 per cento), tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (59,5 per cento) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (59,2 per cento) per le professioni tecniche; operatori per la cura estetica (60,9 per cento) e professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (60,4 per cento) per le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi; fabbri ferrai costruttori di utensili (77,2 per cento), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (75,8 per cento meccanici artigianali), montatori, riparatori, manutentori macchine (71,9 per cento) per gli operai specializzati.

Tra le professioni maggiormente richieste nel settore primario emergono criticità nel reperimento sul mercato per i tecnici dei rapporti con i mercati (92 per cento delle posizioni sono di difficile reperimento), gli allevatori e operai specializzati della zootecnia (68,8 per cento), gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (66,1 per cento) e gli agricoltori e operai agricoli specializzati (52,7 per cento). Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire più di 117 mila ingressi programmati nel mese di ottobre, pari al 22,5 per cento del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: industrie tessile, abbigliamento e calzature dove il 41,5 per cento degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato, agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca (il 39,4 per cento), costruzioni (33,1 per cento), industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (28,7 per cento), servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (27,2 per cento) e servizi operativi (26,8 per cento). Sono invece oltre 155 mila i giovani under 30 ricercati a ottobre (30 per cento del totale), con le maggiori opportunità nei servizi informatici e telecomunicazioni (43,9 per cento), turismo (40,8 per cento), commercio (39,9 per cento), media e comunicazione (37,6 per cento) e servizi avanzati alle imprese (35,8 per cento). A livello territoriale cresce la domanda di lavoro delle imprese del Centro (+2 mila nel mese e +4 mila nel trimestre), mentre si segnala una contrazione per le imprese del Nord ovest (-6 mila nel mese e -15 mila nel trimestre), del Nord est (-3 mila nel mese e -6 mila del trimestre) e del Sud e Isole (-5 mila nel mese e -12 mila nel trimestre).

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