Usa: è scattato il blocco delle attività del governo federale

Il finanziamento delle attività del governo federale statunitense si è interrotto alla mezzanotte di oggi (le ore 6 in Italia), dopo il fallimento delle trattative per il rifinanziamento del governo condotte nelle ultime settimane dalla Casa Bianca e dagli schieramenti politici del Congresso. Lo “shutdown” delle agenzie governative coinvolgerà centinaia di migliaia di dipendenti e paralizzerà numerosi servizi pubblici.

L’ultima possibilità per il Congresso di scongiurare il blocco dei finanziamenti è svanita ieri sera, quando il Senato ha bocciato un disegno di legge emergenziale approvato dalla Camera dei rappresentanti a maggioranza repubblicana, che avrebbe prorogato il finanziamento delle attività governative fino al 21 novembre. I Democratici hanno rifiutato qualsiasi intesa che non includesse il ripristino di centinaia di miliardi di dollari per la sanità, compresi i sussidi del programma di assistenza sanitaria Affordable Care Act (“Obamacare”).

Lo “shutdown” potrebbe protrarsi per settimane, e l’amministrazione del presidente Donald Trump ha dato istruzione alle agenzie federali di valutare tagli al personale non allineato alle priorità presidenziali. Due sindacati hanno già citato l’amministrazione Trump in tribunale, contestando possibili licenziamenti di massa.

Lo “shutdown” delle attività di governo comporterà la sospensione o il rallentamento di molti servizi: l’ufficio statistico del dipartimento del Lavoro fermerà quasi tutta l’attività, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) interromperanno la sorveglianza sanitaria, il dipartimento del Commercio e l’Amministrazione del commercio internazionale sospenderanno gran parte delle operazioni, e molte procedure mediche e dentistiche del dipartimento della Guerra verranno rinviate.

Funzioni critiche come servizi medici per i veterani, pagamenti di pensioni e sussidi studenteschi proseguiranno invece regolarmente. Addetti alla sicurezza del trasporto aereo e controllori del traffico aereo lavoreranno senza stipendio, con possibili ritardi negli aeroporti. L’impatto economico sarà più pesante nelle aree con alta concentrazione di dipendenti federali, come Washington D.C., Virginia e Maryland.

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