Usa questa tecnica per sistemare la scarpe: non spendere soldi dal calzolaio
Non serve arrivare al punto di buttare un paio di scarpe per un piccolo distacco nella suola, ma succede più spesso di quanto si pensi. La scena è sempre quella: ti prepari di fretta, le infili, fai due passi e senti quel rumore leggero, come un soffio d’aria che arriva da sotto.
Guardi meglio e ti accorgi che si è staccato proprio lì, nel punto in cui la colla non regge più. È frustrante, perché di solito sono scarpe ancora perfette, magari le tue preferite, quelle che calzano giuste e stanno bene con tutto. L’idea di portarle dal calzolaio ti passa subito per la testa, ma poi pensi ai tempi, ai costi, e alla scomodità di doverci tornare due volte. Così finiscono in un angolo, in attesa di un giorno libero che non arriva mai.
La verità è che ripararle non è così complicato come sembra. Lo capisci quando inizi a osservare come sono fatte, come si incollano, come si staccano. A volte la colla cede perché prende troppa umidità, altre perché il materiale non la trattiene più. Io ci sono passata diverse volte, soprattutto con le scarpe da ginnastica o quelle di pelle morbida. Dopo qualche tentativo andato male, ho scoperto un metodo semplice, quasi geniale nella sua praticità: una colla fatta in casa, ricavata da materiali comuni, capace di rendere la scarpa di nuovo stabile e resistente.
Perché riparare le scarpe è meglio che ricomprarle
Per prepararla serve poco: una piccola quantità di benzina pulita e qualche pezzo di polistirolo, quello leggero dei pacchi o degli imballaggi. Li unisci in un barattolo di vetro e mescoli finché non si crea una massa omogenea. All’inizio si gonfia un po’, poi si compatta. La consistenza ideale è quella del miele denso. Non ha bisogno di additivi o catalizzatori, solo di un po’ di tempo per stabilizzarsi. Quando la colla è pronta, la parte divertente comincia.

Prima di applicarla, bisogna pulire bene le superfici. Io uso una carta vetrata sottile per eliminare i residui della vecchia colla, poi passo un panno asciutto. Questo passaggio fa la differenza: più la superficie è pulita, più la nuova colla aderisce. Con un pennellino stendo uno strato sottile su entrambe le parti da incollare e lascio asciugare per qualche minuto. Poi le unisco, premendo con forza, meglio se con una pinza o una morsa leggera per tenere tutto fermo. Il risultato non è immediato, la colla ha bisogno di qualche ora per solidificarsi. Io di solito le lascio ferme tutta la notte e al mattino il punto di giuntura è perfetto, quasi invisibile.
La prima volta che l’ho provato ero scettica, ma ho fatto il test più semplice: piegare la suola e tirare. Niente, non si è mossa di un millimetro. Da allora la uso per tutto: borse, fibbie, suole, perfino un vecchio sandalo di cuoio che pensavo irrecuperabile. È incredibile come un piccolo esperimento possa risolvere un problema che sembrava richiedere mani esperte.

Con il tempo ho imparato che queste piccole tecniche non sono solo per chi ama il fai da te, ma per chiunque voglia semplificarsi la vita. Non serve attrezzatura, non servono conoscenze particolari. Serve solo la voglia di provarci e un po’ di fiducia nelle proprie mani. La colla fatta in casa è un trucco che sembra uscito da un laboratorio, ma in realtà è il frutto di logica e osservazione: capire come reagiscono i materiali, quanto serve per legarli, quando fermarsi. Tutto qui.
Alla fine, quando rimetto le scarpe riparate e sento che reggono, mi viene quasi da sorridere. Non tanto per il risultato in sé, ma per la sensazione di aver imparato qualcosa che resta. Ovviamente prima di procedere ad un’operazione del genere quando ho preso tutte le accortezze del caso: indossare sempre guanti e mascherina adeguata.
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