150 Paesi riconoscono lo Stato di Palestina, per gli Usa un gesto “puramente simbolico”

Gli Stati Uniti hanno definito una “puramente simbolico” il riconoscimento di uno stato palestinese da parte di diversi alleati chiave.
“Il nostro obiettivo rimane una diplomazia seria”
“Il nostro obiettivo rimane una diplomazia seria, non gesti di scena – ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato, secondo quanto riportato da Afp -. Le nostre priorità sono chiare: il rilascio degli ostaggi, la sicurezza di Israele e la pace e la prosperità per l’intera regione, possibili solo senza Hamas”.
Regno Unito, Australia, Canada e Portogallo riconoscono lo Stato di Palestina alla vigilia dell’Assemblea generale dell’Onu. Sono oltre 150 i Paesi del mondo ad averlo fatto. La mossa provoca l’ira di Netanyahu: “Non ci sarà alcuno Stato palestinese, si mette in pericolo la stessa esistenza di Israele”.
Ancora più dura la risposta dei ministri dell’ultradestra Ben Gvir e Miki Zohar che propongono di occupare per rappresaglia l’intera Cisgiordania. Dal Papa un nuovo monito per ‘Gaza martoriata’: “Porre fine alla violenza e all’esilio forzato”.
Il presidente della Repubblica Mattarella ha detto che “dal Capodanno ebraico arriva un invito contro la violenza e per una convivenza basata su rispetto, solidarietà e pace”. Oggi manifestazioni e cortei per Gaza in tutta Italia con lo slogan: “Blocchiamo tutto”.
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