8 esperienze di lusso da vivere a Lima e dintorni

Settembre 23, 2025 - 22:00
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Lima sta vivendo una trasformazione silenziosa ma inarrestabile, che la proietta tra le capitali più dinamiche e sorprendenti del continente Sudamericano. La metropoli sul Pacifico, fondata nel 1535 da Francisco Pizarro, porta con sé il fascino di un passato coloniale ricco di palazzi in stile barocco e piazze che raccontano secoli di storia.

Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, conserva chiese monumentali, conventi e balconi in legno che testimoniano il dialogo unico tra architettura spagnola e tradizione locale, conferendo alla città un fascino senza tempo.

Negli ultimi anni, però, Lima non è più soltanto custode di storia: è diventata una destinazione contemporanea capace di coniugare modernità, lusso e una scena gastronomica di livello mondiale. La cucina peruviana, infatti, ha conquistato il mondo e proprio qui si concentrano alcuni dei ristoranti inseriti nella classifica “The World’s 50 Best”, che hanno consacrato la capitale come uno dei poli culinari più influenti a livello globale. Da Central a Maido, passando per Astrid y Gastón, ogni locale rappresenta un laboratorio di creatività dove prodotti autoctoni e biodiversità del Paese si fondono in piatti che sono vere opere d’arte.

Accanto a questa vivace scena gastronomica, Lima si sta ridefinendo anche dal punto di vista turistico e urbanistico. Quartieri come Miraflores, Barranco e San Isidro ospitano hotel di lusso, boutique hotel e catene internazionali che offrono standard di accoglienza di altissimo livello, con terrazze sull’oceano e residenze storiche trasformate in eleganti alberghi.

In questo intreccio di storia, cultura, cucina e modernità, Lima si presenta come una capitale sempre più verticale: non solo per la crescita dei suoi grattacieli e la spinta urbanistica che ne ridisegna i contorni, ma soprattutto per l’ascesa culturale e turistica che la rende ogni anno più attrattiva. Non più soltanto porta d’ingresso del Perù, ma una città da vivere e scoprire in prima persona, dove il passato coloniale dialoga armoniosamente con l’innovazione contemporanea, regalando un’esperienza unica nel cuore del Sud America.

Hotel B- Barranco

Barranco: un quartiere dove arte, storia e vita contemporanea si intrecciano tra strade alberate, caffè retrò e gallerie d’arte. È qui che l’Hotel B prende vita, parte di Relais&Chateaux: un manifesto di stile e identità. Nato dal recupero di una dimora degli anni Venti, dichiarata monumento nazionale, l’hotel unisce la memoria della belle époque al gusto contemporaneo, trasformando ogni camera in uno scrigno di charme e ogni sala in un piccolo club degli esploratori moderni.

Hotel B ospita una raffinata collezione d’arte, una galleria interna moderna e un ristorante premiato come tra i migliori ristorante del Perù, dove la tradizione culinaria peruviana si innova. Riconosciuto a livello internazionale, da Travel + Leisure a Tales of the Cocktail, è considerato uno dei luoghi imperdibili per i viaggiatori più esigenti.

Non perdetevi il momento più dolce: per tutti gli ospiti il té delle 17 è sacro e si può accedere gratuitamente a un ricco buffet di delicatessen, per ristorarsi da una giornata ventosa (e a volte uggios) come sa essere Lima. Hotel B è un crocevia di culture, un salotto cosmopolita che invita a vivere Lima.  Hotel B è l’essenza di Barranco: elegante, bohémien, profondamente peruviano e orgogliosamente internazionale.

Maido- Miraflores

A Lima non si parla di altro al momento: è qui, tra le strade raffinate di Miraflores, accarezzate dalle onde dell’oceano, il miglior ristorante del mondo, proclamato da poco dalla guida 50 Best. Maido è il tempio della cucina Nikkei, dove la tradizione peruviana incontra l’eleganza giapponese in un’esperienza che va oltre il semplice pasto.

Alla guida della cucina, lo chef Mitsuharu Tsumura trasforma ogni piatto in un racconto di creatività e precisione, dichiarando con passione: “Il fine dining deve diventare fun dining”, per sorprendere e incantare, per sempre sulla cresta dell’onda e per non annoiare. Ogni portata è un incontro di sapori e colori, un gioco raffinato tra tecniche e ricerche sul territorio, mentre la sommelier Florencia Rey accompagna ogni creazione con vini di nicchia e mocktail equilibrati, esaltando ogni sfumatura e trasformando la cena in un percorso sensoriale completo. Maido è un invito a scoprire il Perù contemporaneo (e scoprendo il suo forte legame con il Giappone) con gioia, eleganza e stupore.

Kjolle- Barranco

L’altra metà del ristorante migliore al mondo,decretato qualche anno fa, Central, è al piano di sopra, e rappresenta un viaggio sensoriale (attraverso diversi ecosistemi del Perù che si combinano in ogni piatto).Sguardo magnetico e mano visionaria quella di Pía León, premiata come miglior chef donna del Sud America quest’anno ai 50 Best. Qui la cucina diventa poesia, e ogni piatto è una tavolozza di colori e profumi che cattura lo sguardo e seduce il palato, proprio come il fiore giallo da cui prende il nome il ristorante, dalla punta di pantone al suo sapore dolciastro.

Tra i piatti più iconici, le Many Tubers si trasformano in un piccolo miracolo andino: fettine di olluco tostato e oca cremosa adagiate su una crosta di cañihua, con il gusto della terra che esplode in un’armonia perfetta. Il menu degustazione porta alla scoperta di contrasti sorprendenti: aragosta abbracciata dal cocco, cecina e granchio che danzano insieme in un gioco di consistenze, o la costata di manzo avvolta dal mais, dal tumbo e dal peperoncino mochero, un piatto che racconta montagne, foreste e coste in un solo morso. Kjolle è un caleidoscopio di Perù, un luogo dove la cucina diventa sogno, i sapori raccontano storie e ogni boccone è un invito a esplorare la ricchezza di una terra straordinaria, vibrante, poetica.

Fausto- Miraflores

Nel cuore vibrante di Miraflores, Fausto è un rifugio urbano dove l’eleganza degli anni ’20 incontra l’arte contemporanea e il calore della cultura peruviana. La sala principale, illuminata dalla luce naturale che filtra tra le finestre, invita a ritrovarsi, condividere storie e momenti di convivialità. La terrazza panoramica sul tetto, invece, è perfetta per rilassarsi con cocktail preparati in casa, mentre chi desidera esplorare la città può contare sui suggerimenti esperti dello staff per scoprire parchi costieri e ristoranti artigianali nascosti tra le strade di Miraflores. Non perdetevi la colazione preparata al momento, da gustare lentamente.

Central- Barranco

Da Central non si cena: si viaggia, in verticale. Ogni piatto è una quota, un’altitudine precisa del Perù, dal respiro salmastro dell’oceano alle radici profonde delle Ande. Virgilio Martínez trasforma ingredienti in paesaggi, invitando l’ospite a salire e scendere tra ecosistemi che non si mescolano mai, ma si rivelano in purezza assoluta, così come gli ingredienti che li compongono.Il menu è una mappa segreta, un diario di viaggio scritto con erbe, alghe, tuberi e frutti che raccontano la terra nella sua verticalità.

E mentre Central si trova al piano terra della bella casa Tupac, in un giardino di 124 piante (edibili), al piano di sopra un laboratorio vivo, Mater, custodisce la magia del cacao, del macambo e del capoazú, esplorati in ogni parte, dal seme alla polpa, fino a ciò che di solito resta invisibile. E lo si scopre alla fine della cavalcata gastronomica che dalle Ande porta alle scogliere e infine alla giungla, all’Amazzonia, ricca di frutti simili al cacao ma mai usati o scarsamente conosciuti.

Una ricerca che si trasforma in un’infinità di declinazioni di cacao (creando piccoli dessert anche con le foglie della pianta) che è un finale da fuochi d’artificio per chi ama il cioccolato. Central è questo: un’esperienza che non si dimentica, un Perù che si assapora in altitudine, sospeso tra terra e cielo. E da questa sperimentazione si trovano accenni e rimandi a Mil, il ristorante di Virgilio e centro sperimentale nella Valle Sacra, vicino al centro sacro per gli Inca di Moray.

Rosa Nautica- Miraflores

Appena si scende dall’auto colpisce il sapore della salsedine, soprattutto se si è reduci da un viaggio internazionale. È il benvenuto di Lima, quella più bella, quella del mare che accoglie e abbraccia. Sospesa tra le onde del Pacifico, La Rosa Náutica è un ristorante che sembra galleggiare sull’acqua, un luogo unico dove il mare non è solo cornice, ma protagonista assoluto. Alla guida, lo chef Pedro Schiaffino, celebre per la sua ricerca sulla biodiversità amazzonica, parla perfettamente l’italiano, dato che si è formato proprio in Italia al ristorante Dal Pescatore dalla famiglia Santini.

Porta qui la sua visione: una cucina che onora l’oceano e la sua ricchezza, trasformando ogni piatto in un dialogo intimo con il mare.Accanto a lui, il sous-chef Masa Enomoto con precisione e tecnica, esplora i dettagli del mondo marino, mentre in sala il maître Wilmer Vásquez accoglie gli ospiti con calore, trasformando ogni esperienza in un rituale raffinato.Ma La Rosa Náutica è anche un manifesto di sostenibilità: progetti di riciclo, gestione responsabile dei rifiuti e tutela della fauna marina nascono dalla consapevolezza che piccoli gesti quotidiani possono custodire il futuro.

“Sogniamo un mondo verde”, afferma Schiaffino, e questo sogno si riflette in ogni dettaglio del ristorante, dall’impegno della squadra alla delicatezza con cui si rispettano gli ingredienti. Tra le onde e sotto il cielo infinito, La Rosa Náutica è un faro di bellezza, dove il mare nutre, ispira e guida.

Astrid y Gastón- San Isidro

Non potete lasciare Lima senza aver provato la cucina di Gastón Acurio, padre putativo di tutti quelli che sono diventati poi, negli anni, i grandi della cucina peruviana. In una maestosa dimora coloniale del XVII secolo, pulsa il cuore che ha dato vita alla rivoluzione gastronomica del Perù: Astrid y Gastón, il Gualtiero Marchesi peruviano.

Qui, più di vent’anni fa, lo chef Gastón Acurio, figlio di un politico e di un’imprenditrice, decise di abbandonare la carriera legale per seguire la passione dei fornelli, accanto alla moglie, la pastry chef tedesca Astrid Gutsche.Insieme hanno ridefinito il concetto di alta cucina latinoamericana: Acurio ha preso i piatti simbolo del Perù – dal ceviche agli anticuchos, fino al cuy, il tradizionale porcellino d’India – e li ha elevati a esperienze di fine dining, senza mai tradirne l’anima.

Il ristorante ha guidato la classifica inaugurale dei Latin America’s 50 Best Restaurants nel 2013 e Gastón ha ricevuto nel 2018 il Lifetime Achievement Award dei World’s 50 Best. Ma Astrid y Gastón è più di un premiato ristorante: è il manifesto di una missione. Acurio ha voluto “democratizzare l’orgoglio culinario peruviano”, portando il ceviche a Madrid, San Francisco e Miami con La Mar, celebrando i sapori criollos con Tanta e Panchita, quelli andini con Chicha, e persino reinventando la tradizione chifa con Madam Tusan.

Ha formato cuochi di comunità vulnerabili con la scuola di Pachacútec, e con il festival Mistura ha acceso la scintilla che ha reso il Perù capitale gastronomica del mondo. Sedersi oggi ad Astrid y Gastón significa assaporare storia e visione: piatti che intrecciano passato e futuro, in un’atmosfera che racconta la nascita di un movimento culturale, non solo culinario. Perché se Lima è oggi la capitale mondiale del gusto, il suo battito è cominciato qui, tra le mani di Gastón e Astrid, con la certezza che la cucina può essere bellezza, orgoglio e rivoluzione.

La Caravedo- Ica

A poche ore di strada da Lima, tra le dune dorate di Ica, sorge La Caravedo, la più antica hacienda produttrice di pisco del Paese, un luogo che custodisce l’anima di un distillato diventato simbolo del Perù. È qui che è nato il celebre Pisco Portón, frutto di una tradizione che intreccia secoli di storia con la visione moderna di un prodotto amato in tutto il mondo. E sarà emozionante vedere la celebre porta, il portón, appunto, che troneggia all’entrata.

Visitare La Caravedo significa immergersi in un’esperienza unica: passeggiare tra i vigneti che si stendono sotto il sole del deserto costiero, scoprire i segreti della distillazione artigianale e lasciarsi guidare in una degustazione che rivela tutte le sfumature aromatiche del pisco, dal più fresco e fruttato al più complesso e rotondo. Ma non è solo il pisco a incantare. L’hacienda è anche casa del caballo de paso peruano, il cavallo nazionale del Perù, celebre nel mondo per l’incedere fluido e regale. Vederli danzare con passo elegante tra i giardini della tenuta è uno spettacolo che celebra la grazia e la tradizione equestre del Paese.

 

 

L’articolo 8 esperienze di lusso da vivere a Lima e dintorni è tratto da Forbes Italia.

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