Addio a Re Giorgio: 50 anni di stile ed eleganza nel mondo

Milano, 4 set. (askanews) – E’ stato il simbolo di una eleganza discreta, la stessa con cui oggi se ne è andato all’età di 91 anni. Giorgio Armani lo stilista che da Piacenza ha conquistato il mondo, vestendo i più grandi nomi della moda e del cinema è quello che si definisce una icona, che ha cambiato destrutturando il mondo della moda e non solo.
Per suo padre avrebbe dovuto diventare un medico. E lui difatti, dopo il diploma al liceo Leonardo da Vinci a Milano (dove si era trasferito dalla natale Piacenza) si iscrive alla Statale di frequentando solo tre anni la facoltà di medicina. Poi interrompe gli studi, fa il servizio di leva e subito dopo trova lavoro alla Rinascente. Resterà lì fino al 1965, anno in cui inizierà a lavorare per Nino Cerruti.
Sono i primi passi nel mondo della moda che poi lo condurranno nel 1975 a presentare la sua prima sfilata. Così 50 anni fa inizia a costruire quell’impero della moda che ha portato infaticabilmente avanti da solo, unendo creatività e capacità manageriali, visionario ma sempre lucido nelle scelte imprenditoriali, “lavorando fino agli ultimi giorni” come hanno ricordato la famiglia e i dipendenti nella nota che ne annunciava la scomparsa.
Nato a Piacenza, a sud di Milano, nel 1934, Armani era il secondo di tre figli. La sua famiglia
si trasferì nella capitale italiana della moda negli anni ’50, proprio quando lui abbandonò gli studi di medicina e entrò a far parte del team di designer del lussuoso grande magazzino La Rinascente come vetrinista. Partito senza una formazione formale nel campo della moda, nel corso della sua cinquantennale carriera è sempre rimasto coerente all’idea di un abbigliamento facile e comodo da indossare senza mai rinunciare a quell’eleganza che è diventata la sua cifra stilistica. La svolta per il marchio arrivata nel 1980, quando veste Richard Gere nel film American Gigolo: tre anni dopo apre
l’ufficio a Los Angeles, primo stilista a farlo con l’obiettivo specifico di vestire le celebrità. I suoi abiti divennero l’uniforme degli studi di Hollywood, mentre i suoi abiti da sera hanno calcato i tappeti rossi indossati da ammiratrici come Angelica Huston, Jodie Foster e Michelle Pfeiffer.
Il gruppo che oggi comprende i marchi Emporio Armani, Armani Exchange e il più esclusivo Giorgio Armani, nel corso dei 50 anni di attività si allargato dal mondo della moda in senso stretto a
hotel e ristoranti di lusso in tutto il mondo e una linea di prodotti di bellezza e articoli per la casa.
Tema sul quale tanti, investitori ma anche giornalisti, si sono interrogati nel tempo, è quello della successione, sul quale lui ha da sempre speso parole chiare. Da ultimo, poche settimane fa quando al Financial Time ha dichiarato che, sebbene avesse “paura di morire”, stava lavorando per garantire che la sua eredità e la sua “impronta” stilistica perdurino nel tempo.
Qual è la tua reazione?






