Ancora una vittima del taser, 35enne in stato confusionale morto a Napoli: “Strage, Piantedosi ne sospenda l’uso”

Ottobre 6, 2025 - 18:00
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Ancora una vittima del taser, 35enne in stato confusionale morto a Napoli: “Strage, Piantedosi ne sospenda l’uso”

Altra vittima del taser, questa volta a Napoli. Maschio, 35 anni, i carabinieri erano intervenuti nel quartiere Chiaia per una lite in un appartamento. E il caso mette di nuovo al centro dell’attenzione mediatica il dispositivo: soltanto tra agosto e settembre erano stati tre i morti a causa dell’utilizzo della pistola a impulsi elettrici. Sempre simile il canovaccio: segnalazioni, stati confusionali o alterati, intervento delle forze dell’ordine, le conseguenze più tragiche forse anche a causa di patologie o stati pregressi delle vittime. Doverosa l’apertura di fascicoli d’indagine, sempre gli stessi anche gli schieramenti: la destra che fa quadrato con le forze dell’ordine e l’utilizzo dello strumento, le opposizioni mettono in discussione se non sollecitano proprio la rimozione del taser.

La lite era stata segnalata in un’abitazione in via Fornelli, le urla e i rumori delle suppellettili rotte si sentivano anche dall’esterno dell’abitazione. Giunti sul posto, intorno alle 8:40, i militari avevano trovato l’uomo in stato confusionale, una donna e la figlia maggiorenne della stessa. L’uomo era completamente nudo, avrebbe aggredito i Carabinieri. A niente era servito l’utilizzo dello spray al peperoncino, i militari avevano fatto a quel punto ricorso al taser. L’uomo aveva continuato a dimenarsi. Sul posto erano arrivati i rinforzi di altri Carabinieri.

Il 35enne è morto in ambulanza, nel corso del trasporto in ospedale, al Secondo Policlinico. Sulla salma, messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, sarà effettuata l’autopsia. Nessun legame di parentela tra le due donne e l’uomo morto, madre e figlia sono ascoltate dagli inquirenti. Era già da tempo sotto accusa il taser, l’arma a impulsi elettrici che induce un’immobilizzazione muscolare momentanea attraverso la somministrazione controllata di impulsi elettrici. Lo scorso agosto erano stati due i morti, in appena 24 ore, a causa dell’utilizzo della pistola: un 57enne a Olbia, Giampaolo Demartis, anche lui in ambulanza nel trasporto in ospedale, e un 41enne di origini albanesi a Sant’Olcese, Genova, Elton Bani. A metà settembre un 42enne era morto a Reggio Emilia, immobilizzato con il taser da parte della Polizia.

“Un’altra ‘imprescindibile’ morte causata dall’imprescindibile taser di Piantedosi: questa volta è accaduto a Napoli ed è l’ennesimo decesso in pochi mesi a seguito dell’uso di questo strumento. Praticamente una strage. Il ministro dovrebbe fermarsi e sospenderne l’uso”, le parole del segretario di +Europa, Riccardo Magi. L’uso del taser è controverso, discusso non solo in Italia. Le Nazioni Unite dal 2007 lo considerano come strumento di tortura, indagini di Amnesty International lo hanno riscontrato nelle violenze su migranti e manifestanti. È stato inventato negli anni Settanta, sono in dotazione a Carabinieri e Polizia in 18 città italiane dal 2022.

“A settembre, rispondendo a una mia interrogazione alla Camera in cui chiedevo una sospensione del taser in attesa di accertamenti da parte degli organi preposti sui primi due casi il ministro dell’Interno aveva ribadito la necessità dell’uso di questa arma, rifiutandosi di ritirarla. Nel frattempo altre persone sono morte, pagando con la vita l’irresponsabilità di un ministro che si conferma inadatto al ruolo che ricopre. Non è difendendo il taser che Piantedosi difende l’onorabilità delle nostre forze dell’ordine, ma è l’esatto opposto: in questo modo il governo non fornisce agli operatori di polizia né tutele né garanzie trovandosi nella condizione di utilizzare uno strumento di cui non sono totalmente chiari gli effetti. Piantedosi si fermi e sospenda l’uso del taser”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia