Nuovo patch a microneedle aiuta il cuore a ripararsi dopo un infarto
Il recupero del cuore dopo un infarto potrebbe cambiare radicalmente grazie a una patch sperimentale sviluppato alla Texas A&M University, che ricalca un po' quanto sta realizzando anche il MIT, con una soluzione molto simile. Un gruppo di ricercatori guidato dal farmacologo Ke Huang ha ideato un dispositivo a microneedle capace di veicolare il farmaco interleuchina-4 (IL-4) direttamente nel tessuto danneggiato, evitando la diffusione dell’agente in tutto l’organismo e i conseguenti effetti collaterali che avevano frenato approcci precedenti. La speranza, sostenuta dai primi risultati, è che un trattamento localizzato possa contenere la formazione di cicatrici e favorire una rigenerazione più fisiologica del muscolo cardiaco.
A colpire gli studiosi è stata soprattutto la possibilità di raggiungere con precisione un’area tra le più difficili da trattare. Il patch è composto da minuscoli aghi biodegradabili che, una volta appoggiati sul cuore, penetrano lo strato più esterno e si dissolvono gradualmente rilasciando particelle cariche di IL-4. Il processo è simile a una “porta d’accesso” verso il tessuto colpito dall’ischemia, un’area dove le cellule hanno perso ossigeno e nutrienti e in cui il corpo tende a produrre cicatrici fibrose. Questo tipo di riparazione stabilizza la struttura, ma impedisce al muscolo di contrarsi correttamente, aumentando nel lungo periodo il rischio di scompenso.
Il gruppo di Huang ha puntato a intervenire su un meccanismo chiave: il comportamento dei macrofagi, cellule immunitarie capaci di amplificare l’infiammazione oppure, al contrario, di favorire la ricostruzione del tessuto. L’IL-4 è noto per orientare questi macrofagi verso una funzione più riparativa, ma la somministrazione sistemica tramite iniezione nel sangue aveva mostrato limiti significativi proprio a causa della diffusione dell’interleuchina in distretti non interessati dalla lesione. Il cerotto a microneedle permette invece un rilascio circoscritto, mantenendo la molecola dove serve davvero.
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