Anthropic vieta l’uso della sua intelligenza artificiale alle aziende cinesi

Milano, 5 set. (askanews) – Anthropic si avvia a vietare i suoi sistemi di intelligenza artificiale per le aziende cinesi, anche se operano fuori dai confini del Paese. Lo fa sapere la startup californiana, tra i leader globali dell’IA, da 61,5 miliardi di dollari di valutazione che è stata fondata dai fratelli italoamericani Dario e Daniela Amodei. La decisione è stata comunicata con un post online.

“Stiamo rafforzando le nostre restrizioni regionali. Questo aggiornamento – spiega – vieta alle aziende o alle organizzazioni la cui struttura proprietaria le sottopone al controllo di giurisdizioni in cui i nostri prodotti non sono consentiti, come la Cina, indipendentemente dal luogo in cui operano. Ciò include le entità che sono possedute per più del 50%, direttamente o indirettamente, da aziende con sede in regioni non supportate. Questa modifica – viene spiegato – garantisce che i nostri Termini di servizio riflettano i rischi reali e siano fedeli allo spirito delle nostre politiche”.

Anthropic fa sapere di “sostenere politiche che prevedano rigorosi controlli sulle esportazioni per impedire alle nazioni autoritarie di sviluppare capacità di intelligenza artificiale all’avanguardia che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale, accelerando i progetti energetici sul suolo statunitense per costruire infrastrutture su larga scala per il potenziamento dell’IA e valutando rigorosamente i modelli di IA per le capacità rilevanti per la sicurezza nazionale, compresi quelli che potrebbero essere sfruttati dai nemici degli Stati Uniti”. Secondo la società, “la sicurezza e la protezione dello sviluppo dell’IA richiedono un impegno collettivo per prevenirne l’uso improprio da parte di avversari autoritari. Le aziende responsabili che operano nel settore dell’IA possono e devono intraprendere azioni decisive per garantire che le tecnologie trasformative servano gli interessi strategici degli Stati Uniti e dei loro alleati e sostengano i nostri valori democratici”.