Bambina morta ad Acerra: Laika deceduta in canile, per il pitbull forse si apre uno spiraglio

Dopo la morte della bimba ad Acerra si è aperta una polemica sui cani Laika e Tyson: la quattro zampe è deceduta in canile, ma per il Pitbull c’è una speranza.

Sono passati otto mesi dalla morte bambina di nove mesi trovata senza vita nella sua casa di Acerra la notte del 15 febbraio. Ma il caso è ancora avvolto nel mistero. Mentre l’inchiesta sulla dinamica del decesso e sulle responsabilità procede a rilento, emergono dettagli che sollevano interrogativi sul sistema e sulla sorte dei due cani sequestrati quella notte. Mentre il cane Laika è deceduto in canile, per il Pitbull si apre ora uno spiraglio di speranza per un futuro diverso.

Quale sarà il futuro del cane Pitbull Tyson coinvolto nella tragedia della bimba di Acerra

Per Tyson, il Pit Bull inizialmente indicato come il “cane aggressivo” e principale indiziato nella tragedia, si apre uno spiraglio di futuro: dopo mesi di sequestro nel canile sanitario di Frattaminore, è stato trasferito in un rifugio a Caivano. L’ASL di Napoli 2 ha richiesto un’ulteriore perizia comportamentale, dato che i veterinari non lo hanno mai giudicato aggressivo, e si valuta la possibilità di un’adozione, previa rinuncia di proprietà.

Per Laika, l’incrocio di piccola taglia di proprietà della madre di Giulia, ogni speranza è svanita: la cagnolina è morta circa un mese fa mentre si trovava anch’essa in isolamento nel canile sanitario Fido&Felix di Frattaminore. La notizia è stata appresa dalla proprietaria, Angela Castaldo, e dalla famiglia Loffredo, solo tramite l’avvocato, settimane dopo il decesso e non direttamente dalle autorità.

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Giulia morì dopo essere stata portata in ospedale dal padre, Vincenzo Loffredo. Quest’ultimo, risultato positivo alla cannabis, è tuttora indagato per omicidio colposo, sebbene si parli già di una possibile archiviazione e si ipotizzi che la morte possa essere stata un incidente. Restano, tuttavia, molti dubbi da chiarire, tra cui l’omissione di soccorso, il cambio della tutina della bambina e la pulizia della casa prima del sopralluogo della Scientifica.

Il PM, Marco del Gaudio, ha confermato che gli accertamenti sono in corso e che si tratta di una “vicenda particolare, di una morte probabilmente imprevedibile” che ha “coinvolto il cane aggressivo”, pur ammettendo di non essere aggiornato sulla posizione attuale di Tyson. Laika è deceduta improvvisamente. L’ASL di Napoli 2, pur avendo richiesto l’autopsia e comunicato il decesso all’Autorità Giudiziaria, non ha informato direttamente la famiglia. Il corpo della cagnolina si trova da quattro settimane in una cella frigo dell’Università di Napoli in attesa dell’esame autoptico, bloccato da “ragioni organizzative”.

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Il dottor Nicola Ambrosio, responsabile veterinario dell’ASL, ha evidenziato come i cani siano rimasti a lungo “bloccati nella burocrazia” in isolamento, pur non essendoci più motivazioni investigative per la loro detenzione in canile sanitario. Il veterinario ha confermato di aver informato la Procura, a cui spettava il compito di aggiornare la famiglia Loffredo e la proprietaria, sollevando la questione di cosa sia andato storto nel flusso comunicativo che ha portato alla famiglia a scoprire la morte della loro cagnolina da fonti esterne. Emerge, inoltre, che la famiglia si sarebbe disinteressata alle condizioni di entrambi gli animali durante questi mesi.

La vicenda, dunque, non solo non ha ancora fatto luce sulla morte della piccola Giulia, ma ha intrappolato nella sua scia anche la sorte dei due animali, culminata nella tragica e silenziosa fine di Laika, un dramma accessorio rimasto prigioniero della lentezza burocratica.

I cani di razza Pitbull Terrier

I cani di razza American Pit Bull Terrier (noti più comunemente come Pitbull) hanno fama di avere un carattere violento e aggressivo. In realtà dipende da come vengono cresciuti ed educati: per natura, l’indole dei Pitbull non è per nulla cattiva; sono questi, infatti, animali estremamente dolci e fedeli.

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Razze di cani, considerate pericolose in altri Paesi, sono presenti in Italia in numero molto più ridotto rispetto al resto del mondo e non sono inserite in alcuna lista. Ne consegue che le regole italiane inerenti l’adozione e l’allevamento di questi animali sono meno ferree. Eppure, stando a quanto emerso negli ultimi giorni, anche in Italia la situazione dovrebbe presto cambiare. I proprietari di cani di razze ritenute pericolose potrebbero doversi dotare di un patentino specifico, che attesti le condizioni per tenere gli animali domestici. (di Elisabetta Guglielmi)

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