Beato chi hai scelto per farti vicino

1Re 17, 6-16; Sal 4; Eb 13, 1-8; Mt 10, 40-42

Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia. (1Re 17, 14-16)

La vedova di Sarepta compie un azzardo: sa che condividere a quel poco che ha la condannerà a esaurire le risorse, quindi non solo alla propria morte, ma anche ad abdicare dalla sua responsabilità nei confronti del figlio. Quanto fa, tuttavia, la porta a replicare lo stile del Signore quando si rivela: non si tratta solo di fidarsi di Elia, in modo incondizionato, ma ancor di più di puntare tutto sulla fiducia nel Signore, lui che per primo ha affidato agli esseri umani la possibilità di essere conosciuto e incontrato. È lui che, nei momenti più bui della storia, non rinuncia all’alleanza, ma ancora ripone la sua fiducia in esseri umani che, a partire dalla propria povertà, sappiano offrire a tutti tracce di vita. Oggi è il giorno per lasciarsi interpellare da questa parola, interrogandosi su quali siano i fatti che chiedono di essere interpretati secondo lo sguardo della speranza, implicandosi in prima persona perché la realtà possa cambiare.

Preghiamo

Chi spera nel Signore, non resta deluso.
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

dal Salmo 4