Bloccati sull’Everest, centinaia di escursionisti sorpresi da tempeste di neve a 4mila metri: “Mai un tempo simile”

Colti alla sprovvista dalla tempesta sull’Everest: sono ancora centinaia gli escursionisti bloccati sul versante orientale, almeno 200, in un accampamento a oltre quattromila metri di altitudine a causa di una tempesta iniziata venerdì. Nelle operazioni di soccorso 350 persone sono state tratte in salvo. Danni anche sul versante opposto della catena montuosa, quella divisa tra India e Nepal, dove decine di persone sono morte.

L’area dell’incidente è molto turistica, secondo i media di Stato cinesi è stata visitata da oltre 540mila persone nel corso del 2024. Sospesa la vendita dei biglietti per accedervi da sabato. Il Tibet è una Regione autonoma amministrata dalla Cina. Secondo China Central Television (CCTV), gli escursionisti avrebbero approfittato di otto giorni di vacanza per la Festa Nazionale cinese per visitare la remota valle di Karma, a un’altitudine di circa 4.200 metri, che conduce al versante orientale Kangshung.

Le persone soccorse sono state trasferite nella vicina cittadina di Qudang, centinaia gli abitanti del villaggio e squadre di soccorso si sono mobilitati per aiutare a rimuovere la neve che bloccava l’accesso all’area. Non è chiaro se nei numeri riportati dalle autorità cinesi siano compresi anche guide e portatori. “Era così umido e freddo, che l’ipotermia era un rischio reale”, ha detto il membro di una squadra di escursionisti che è arrivata a Qudang.

Secondo i racconti, avrebbe preso a piovere e a nevicare furiosamente per tutta la giornata per due giorni, come hanno detto nelle loro testimonianze a Reuters alcuni degli alpinisti soccorsi. “Il tempo quest’anno non è normale. La guida ha detto di non aver mai incontrato un tempo simile a ottobre. Ed è successo tutto troppo all’improvviso”.