«Carta dei Valori»: libertà, responsabilità, missione

Settembre 10, 2025 - 00:30
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«Carta dei Valori»: libertà, responsabilità, missione

La Curia come luogo di lavoro, di esercizio della libertà, della responsabilità nell’unità in vista del fine comune di operare per la missione della Chiesa condividendola.

Sono questi i “pilastri” che hanno ispirato il cammino giunto, dopo circa due anni, alla pubblicazione della “Carta dei Valori” della Curia allargata della Diocesi di Milano, presentata nella basilica di Santo Stefano Maggiore dall’Arcivescovo e dal moderator Curiae, monsignor Carlo Azzimonti che ha orientato, guidato e coordinato l’elaborazione della “Carta” stessa, nella data fortemente simbolica dell’8 settembre, inizio dell’Anno pastorale 2025-2026.

Molte decine tra laici, preti sono giunti per l’occasione in “Santo Stefano”, in ampia rappresentanza dei circa 250 dipendenti della Curia allargata, ossia dell’insieme della Curia vera e propria e degli enti ad essa collegati del cosiddetto “perimetro del Bilancio di Missione”, anche con figure giuridiche differenti come le Fondazioni, quali Caritas ambrosiana o la Fom, e società come Itl. «Ciò che noi siamo e facciamo è di lavorare con una corresponsabilità differenziata, ma sinergica, che discende dai diversi stati di vita e dai differenti compiti e ruoli di ciascuno», ha osservato monsignor Azzimonti, definendo il documento «espressione sintetica dell’identità e della missione della Curia allargata».

«Quante volte capita di non riuscire a sentirci efficienti ed efficaci, ma questo ci stimola a vedere i segni del Regno che sono già presenti e a scoprirli», ha aggiunto. Come certamente è il cammino sinodale della Chiesa universale, voluto da papa Francesco, e quello della Chiesa italiana che chiede  un concreto impegno di conversione».  

La logica sinodale

Mons. Mario Delpini e mons. Carlo Azzimonti

«Suggestionati dal Sinodo sulla sinodalità, fin dal 2020-2021, e dall’itinerario del Sinodo della Chiesa in Italia», ma anche dalle esperienze come «il Sinodo minore della nostra Chiesa che è stata una presa di autocoscienza e un momento di rilancio e di forza», si è arrivati in diversi passaggi di confronto al gennaio 2024 con le giornate sinodali della Curia allargata. Poi, nel marzo dell’anno scorso, la nascita del “Tavolo dei Venti”, presieduto dal Moderator, quale organismo consultivo di natura pastorale, costituito, appunto, da una ventina di persone e docile (da qui il nome) al vento dello spirito. Da qui è emersa la “Carta”, che rappresenta a pieno il nostro essere cristiani “originali” – secondo quanto scrive l’Arcivescovo nella Proposta pastorale, dove il documento è espressamente citato –  chiamati a vivere e a operare con uno stile sinodale.

Tutte peculiarità – queste – evidenziate nell’intervento dell’Arcivescovo sul documento delineato sempre da monsignor Azzimonti quale strumento di formazione e autoformazione» che sappia anche produrre un feedback continuo, prevedendo riunioni periodiche «onde verificare le azioni compiute nella reciprocità, secondo la corresponsabilità».          

La gratitudine e la fierezza

«Ciò che voglio anzitutto dirvi – ha spiegato il vescovo Mario – sono la gratitudine e la fierezza per ciò che fate e per la vostra competenza. Uno sguardo di stima che ho costatato anche da altre diocesi che visito. Sappiamo che alcune diocesi piccole fanno riferimento a Milano».

Poi, l’apprezzamento «per la singolarità di questa operazione».

«La Carta dei Valori ha dietro di sé una consultazione capillare, un tavolo di confronto, una condivisione, un discernimento e un dibattito. Un “noi” che si riconosce nell’unità. L’idea che si possa lavorare in Curia non solo per la retribuzione, ma in vista delle finalità che la Chiesa, indica un procedimento delicato e audace, ma promettente». 

Tre le indicazioni: «La Carta dei Valori è un esercizio di libertà, perché ogni persona che lavora in Curia sa che può farlo con la responsabilità di contribuire a ciò che viene svolto.  È un lavoro che fa crescere».

Responsabilità e missione

Insomma, «ricevere una Carta dei Valori è un esercizio di responsabilità per trasformare un gruppo di persone in una comunità. Così si sviluppa uno stile. Ricordate che il clima che si respira in Curia dipende anche da voi. Terza cosa: chi lavora in Curia lo fa mettendosi a servizio per la missione. Lavorare insieme vuol dire apprezzare la missione della Chiesa. Noi facciamo bene il nostro lavoro quando aiutiamo la Chiesa a essere tale». Aiutando, al contempo, anche la Curia a far conoscere il lavoro che fa (tanto) sul territorio della Diocesi.

In tutto questo il comunicare è fondamentale, come si è dimostrato con la pubblicazione del “Bilancio di Missione”, anche al di là della necessità della trasparenza.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia