Chico Forti verso la liberazione condizionale, richiesta al Tribunale di sorveglianza: ha scontato 26 anni in carcere

Settembre 18, 2025 - 20:00
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Chico Forti verso la liberazione condizionale, richiesta al Tribunale di sorveglianza: ha scontato 26 anni in carcere

Chico Forti potrebbe tornare in libertà tra non molto. È l’auspicio e la richiesta dei suoi legali, che hanno presentato la richiesta di liberazione condizionale al loro assistito, su cui dovrà esprimersi il Tribunale di sorveglianza.

Forti, 66enne ex velista e produttore televisivo, è stato condannato all’ergastolo negli Stati Uniti e ha trascorso 26 anni in carcere. Rientrato in Italia nel 2024 dopo una lunga trattativa diplomatica tra Roma e Washington, la detenzione di Forti è proseguita nel carcere di Montorio, a Verona.

Secondo i suoi legali Forti, essendo stato recluso per 26anni in carcere tra Stati Uniti ed Italia, quasi 5 anni di carcere in più rispetto alla pena prevista in Italia per lo stesso reato che lo ha visto condannato negli Stati Uniti, avrebbe diritto alla liberazione condizionale. I 26 anni sono uno dei minimi requisiti oggettivi richiesti dalla legge in caso di condanna all’ergastolo come nel caso di Forti, definito un detenuto modello.

Forti è stato arrestato nel 1998 a Miami, in Florida, accusato dell’omicidio di Dale Pike: lo avrebbe ucciso mentre commetteva un altro crimine, una truffa ai danni di Anthony Pike, padre della vittima. Al termine del processo tenuto negli Stati Uniti, Forti era stato condannato all’ergastolo.

Tornato in Italia per scontare la sua pena, dove ha beneficiato di regolari permessi per andare a trovare l’anziana madre 97enne che abita a Trento, Forti era finito nuovamente al centro delle polemiche e di una indagine aperta dalla Procura di Verona: un detenuto del carcere di Montorio nel luglio del 2024 aveva dichiarato di aver sentito Forti chiedere a un altro detenuto di riferire alla ‘Ndrangheta di “mettere a tacere” Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli, due giornalisti che avevano criticato i metodi utilizzati dal governo Meloni nel “celebrare” il ritorno in Italia di Foti, e Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia