Coldiretti: l’italiana Gironi confermata leader agricoltrici Ue
Roma, 3 dic. (askanews) – Francesca Gironi è stata confermata alla guida della commissione femminile del Copa – Cogeca, l’Organizzazione che rappresenta agricoltori e cooperative agricole in Europa dove sono presenti circa 3 milioni di aziende agricole gestite da donne, quasi 1/3 del totale. A darne notizia è la Coldiretti dopo la nomina dell’imprenditrice agricola alla guida delle contadine europee. Marchigiana, una laurea in Giurisprudenza, Francesca è vicepresidente nazionale delle Donne Coldiretti e membro della commissione femminile dell’Oma, l’Organizzazione mondiale per l’agricoltura. Gestisce un’azienda agricola con allevamento di cavalli in provincia di Ancona, con centro ippico, maneggio, fattoria didattica, produzione di mangimi bio e progetti sociali dedicati a soggetti fragili.
“L’obiettivo è continuare nel lavoro intrapreso per sostenere la crescita delle imprese agricole femminili a partire dal garantire un accesso equo alla terra attraverso politiche di sostegno al credito, che rappresenta ancora uno dei principali ostacoli, soprattutto nell’ottica del ricambio generazionale – sottolinea Francesca Gironi – Bisogna poi rafforzare programmi per la salute mentale e contrastare la violenza di genere, valorizzando il ruolo delle aziende nell’offrire accoglienza e opportunità, oltre a investire nella formazione e nell’innovazione, dove le donne hanno dimostrato negli ultimi anni di essere un passo avanti. Sfide che non potremo vincere se le pericolose proposte della Commissione Von der Leyen sui tagli alla Politica agricola comune e il suo accorpamento in un fondo unico ci priveranno della possibilità di immaginare un futuro per le donne in agricoltura”.
In Italia le imprese agricole guidate da donne rappresentano oggi il 28% del totale agricolo, con una presenza sempre più determinante e innovativa nei diversi comparti, dall’allevamento all’agriturismo, secondo l’analisi di Donne Coldiretti. Oltre alle attività produttive, molte agricoltrici si impegnano anche in iniziative sociali, come fattorie didattiche, agriasili e progetti di inclusione per donne in difficoltà.
Tra le nuove generazioni spiccano circa 13 mila imprenditrici under 35, che puntano su tecnologia e innovazione. Le regioni con più imprese femminili sono Sicilia, Puglia e Campania, seguite da Piemonte e Toscana. Le agricoltrici italiane inoltre sono sempre più istruite: una su quattro è laureata, spesso in discipline non agrarie. Più della metà diversifica le proprie attività con vendita diretta, agriturismo o trasformazione dei prodotti, mentre il 60% pratica agricoltura biologica o biodinamica, promuovendo sostenibilità e biodiversità. Un ruolo fondamentale per la vitalità economica e sociale delle aree rurali.
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