Decaro e pernacchio, sceneggiata, pianti, lacrime, alla fine si candida. E forse pure Emiliano

Roma. Si candida. A furia di chiedere teste, ha perso la sua. Ha fatto saltare la sinistra e le leggi della ragione. Passa da Antonio Decaro a Salomè, da genio delle preferenze a danzatore da barac... Contenuto a pagamento - Accedi al sito per abbonarti
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