Dimentica le solite leggende metropolitane e le vecchie credenze: ecco come vedono davvero gli animali

Settembre 11, 2025 - 00:30
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Dimentica le solite leggende metropolitane e le vecchie credenze: ecco come vedono davvero gli animali

L’evoluzione non è un optional, è scienza pura, ecco come vedono davvero gli animali, alcune verità sono sconvolgenti!

Non tutti gli esseri viventi “vedono allo stesso modo”, non si sta parlando di miopie o altre malattie della vista, ma quanto di adattamento e sopravvivenza che determinano l’evoluzione degli animali. Ognuno si è adeguato a un habitat con varie strategie, che sia per cacciare o fuggire dai predatori.

sfondo viso gattino e mano con lente di ingrandimento su occhi
Dimentica le solite leggende metropolitane e le vecchie credenze: ecco come vedono davvero gli animali- Amoreaquattrozampe.it

La posizione degli occhi condiziona la percezione. Averli sul capo, è un tratto evolutivo essenziale. Gli erbivori di norma li hanno laterali, per avere la visione panoramica che permette di individuare con rapidità i pericoli, anche se a scapito della percezione della profondità.

Mentre i predatori hanno occhi frontali, ciò garantisce loro una visione binoculare più efficace e con una migliore percezione delle distanze. A ognuno le sue abilità e condizioni, adattandosi all’ambiente stesso.

Dagli insetti ai mammiferi, ecco come vedono davvero gli animali

Dopo una prima presentazione degli animali in genere, si scopre nel concreto come vedono. Perché il mix di caratteristiche personali e adattamento all’habitat determinano un certo tipo di evoluzione.

occhio animale
Dagli insetti ai mammiferi, ecco come vedono davvero gli animali- Amoreaquattrozampe.it

Gli insetti hanno un’acuità visiva limitata, non percepiscono con chiarezza i colori. Vedono la luce ultravioletta, il giallo e il blu. Una vista efficace che gli consente di vedere oggetti in movimento, quasi in “slow-motion”,  a causa della rapida successione di immagini che inviano al cervello.

La maggior parte ha occhi composti da tante unità ottiche chiamate ommatidi, che producono un’immagine a mosaico. Molti possiedono “ocelli”, semplici occhi che rilevano l’intensità luminosa e aiutano l’orientamento, percependo la luce polarizzata.

Per i pesci la vista è condizionata dall’acqua che agisce come filtro. Chi vive alla superficie percepisce il verde, rosso e blu, e la luce UV. Chi sta in profondità si è adattato per vedere al buio. La vista è monoculare, e già dopo poche decide i metri non vedono chiaramente.

Gli anfibi variano, le rane vedono nitidamente solo gli oggetti in movimento e di notte la vista è efficace. Mentre quelli senza zampe, gli apodi e tritoni, sono atrofizzati perché vivono in ambienti oscuri. Tra i rettili i camaleonti possono ruotare gli occhi in modo indipendente, e vedono a 360°. Differentemente i serpenti hanno un vista debole e si affidano ai recettori termici per percepire le prede a sangue caldo.

Gli uccelli sono quelli che vedono meglio con un contrasto superiore a quello umano, e percepiscono anche la luce UV. Posseggono la messa a fuoco per i particolari, e in alcune specie la lateralizzazione dell’encefalo specializza i due occhi per compiti diversi, come la ricerca di pericolo o l’orientamento in volo.

Per i mammiferi è ancora più varia la diversificazione. Vacche e cavalli con occhi laterali hanno una visione binoculare ridotta, diverso per cani e gatti ce vedono benissimo negli spazi bui grazie all’elevata percentuale di bastoncelli nella retina, ma distinguono meno colori. I topi invece hanno una vista debole, non distinguono il rosso e si affidano a olfatto e tatto.

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Redazione Redazione Eventi e News