Diminuscono dell’11,3% vendite bevande analcoliche ad agosto

Roma, 1 ott. (askanews) – Calo delle vendite dell’11,3% per le bevande analcoliche a gennaio. Un andamento negativo ancor più grave visto che è stato registrato nei mesi che di solito vedono un picco stagionale di vendite, e ancora più preoccupate per le imprese del settore in vista dell’entrata in vigore della tanto temuta e più volte rimandata Sugar Tax il primo gennaio 2026.
“Dietro questi dati ci sono lavoratori, famiglie e territori che rischiano di pagare il prezzo più alto. I nostri appelli di questi ultimi mesi vanno proprio in questa direzione: le imprese hanno bisogno di interventi per la crescita e investimenti, anziché di misure regressive come la Sugar tax. È necessario che venga rapidamente cancellata questa misura fiscale”, ribadisce Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe.
Assobile, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese delle bevande analcoliche in Italia, rende noto che l’estate 2025 ha mostrato una debolezza del carrello della spesa e vendite particolarmente sotto le aspettative nel canale “domestico”: tra giugno e agosto, mentre i volumi di vendita nei canali GDO e Cash & Carry hanno segnato un giugno positivo seguito da un graduale peggioramento a luglio (-4.3%) e agosto (-11.3%).
Le riduzioni hanno interessato la maggior parte dei segmenti: le acque toniche hanno segnato -4,2% a luglio e -11,3% ad agosto; andamento simile per le bevande a base di tè (-7,3% e -17,3%), i chinotti (-8,7% e -17,9%), le aranciate (-6,3% e -12,5%), le limonate (-2,4% e -12,8%) le gazzose (-3,7% e -13,6%) e gli aperitivi analcolici (-11,9% e -15,2%).
“Questi dati – spiega Assobibe – confermano le difficoltà di un settore che, pur con qualche eccezione, si trova a fronteggiare consumi in ulteriore contrazione e un contesto estremamente instabile; una situazione ancora più preoccupante se si considera che si verifica nella stagione estiva, abitualmente il periodo principale per il comparto”. In questa fase così delicata, pesa ancora di più la prospettiva dell’entrata in vigore della Sugar tax: un provvedimento che non è sostenibile e che rischia di compromettere ulteriormente la stabilità della filiera delle bevande analcoliche, già provata da mesi difficili.
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