FaceBoarding in aeroporto bloccato dal Garante Privacy

Settembre 18, 2025 - 16:00
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FaceBoarding in aeroporto bloccato dal Garante Privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato alla SEA (Società per Azioni Esercizi Aeroportuali) di sospendere l’uso del servizio FaceBoarding presso l’aeroporto di Milano Linate, in quanto incompatibile con la disciplina europea sulla protezione dei dati. SEA ritiene che il servizio rispetti tutte le norme in materia di privacy.

FaceBoarding possibile solo a norma di legge

Ieri è circolata la notizia sul blocco del riconoscimento facciale utilizzato dalla SEA nell’aeroporto di Milano Linate. Il Garante della privacy ha pubblicato un comunicato stampa per sottolineare che non c’è nessun divieto generale, ma devono essere rispettate le regole europee.

FaceBoarding era il servizio introdotto dalla SEA all’aeroporto di Milano Linate per alcuni voli nazionali e internazionali. Alla data del 31 luglio 2025 è stato utilizzato da 24.550 passeggeri maggiorenni che hanno fornito il consenso alla scansione del volto. Ciò velocizza le operazioni di imbarco perché non occorre mostrare il documento di identità.

In seguito all’avvio dell’istruttoria, alle informazioni ricevute dalla SEA e alle verifiche in loco, il Garante ha rilevato che il modello biometrico viene conservato nel sistema centralizzato della società, quindi i passeggeri non hanno il controllo dei propri dati biometrici. Nell’informativa sulla privacy è invece scritto che il modello biometrico è conservato sullo smartphone (il riconoscimento facciale viene effettuato tramite selfie).

La SEA non ha inoltre implementato una protezione dei dati tramite crittografia e i dati sono conservati per 12 mesi. Infine, i varchi dedicati al FaceBoarding sono ibridi, quindi viene effettuato il riconoscimento facciale anche dei passeggeri che non hanno aderito al servizio.

Il Garante ha pertanto ravvisato gravi violazioni del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) e del parere del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) del 24 maggio 2024, ordinando il blocco del servizio FaceBoarding.

L’autorità aveva già informato la SEA a dicembre 2024 che il sistema non era conforme, invitando ad adottare soluzioni differenti compatibili con la legge in vigore. La società ritiene di aver rispettato tutte le norme in materia di privacy e collaborerà con il Garante per chiarire gli aspetti relativi al trattamento dei dati.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia