Firenze, altro suicidio nel carcere di Sollicciano: trovata morta una 26enne, è il 61esimo del 2025

Siamo al suicidio numero 61 in Italia nel 2025. Nelle carceri italiane si continua a morire nell’indifferenza della politica e, soprattutto, del governo Meloni e del suo Guardasigilli Carlo Nordio.
Ultimo caso nella mattina di domenica 7 settembre nel penitenziario di Sollicciano a Firenze, da tempo ormai in stato di totale abbandono, sprovvisto al momento anche di un vero direttore titolare.
L’ennesima vittima di quella che va considerata una vera e propria strage è una giovane donna, Elena, di 26 anni. Polizia penitenziaria e altri operatori del carcere l’hanno rinvenuto impiccata ai pilastrini del balconcino della propria cella.
Elena, secondo quanto riferisce il Corriere Fiorentino, era in carcere per aver aggredito un anno fa un anziano. Originaria della Romania, era cresciuta in una comunità e quando è stata arrestata viveva per strada, in una situazione di povertà e marginalità sociale. Il suo avvocato, Luca Maggiora, ha detto che aveva appena raggiunto le condizioni per poter chiedere gli arresti domiciliari.
“Era una ragazzina, dormiva spesso sul marciapiede all’ingresso dell’ex cinema Fulgor – ha racconto al Corriere Fiorentino Maria Rosaria, una volontaria del comitato Palomar di via Palazzuolo – Tutti quanti noi abbiamo provato ad aiutarla. Le davamo cibo e vestiti, anche libri da leggere, una volta le ho dato una valigia per mettere dentro i suoi pochi averi, ma perdeva sempre tutto. Era solita farsi di crack, anche se lei questo lo negava. Per avere sostanze era disposta a tutto, e probabilmente qualcuno si è approfittato di lei”.
Dall’inizio del 2025 a Sollicciano i suicidi sono stati due: un altro ragazzo di 26 anni e un uomo di 39 anni. Sabato, il giorno precedente la morte di Elena, un gruppo di detenute aveva appiccato un incendio, che non aveva provocato grossi danni.
D’altra parte la situazione nel carcere fiorentino è tra le peggiori in Italia. Lo spiega con i freddi numeri il segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio: “A Sollicciano sono complessivamente ‘stoccati’ 565 detenuti, di cui 73 donne, in 358 posti disponibili (+158%), peraltro gestiti da meno di 400 agenti, quando ne servirebbero minimo 622 (-36%), per di più da molti mesi non vi è assegnato neppure un direttore titolare, al netto dell’encomiabile impegno dell’attuale incaricata, che però non ha né la qualificazione né l’esperienza per poter adeguatamente gestire un penitenziario come quello”.
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