Gatto di Pallas: ripreso per la prima volta sull’Himalaya

Gatto di Pallas: ripreso Per la prima volta sull’Himalaya. Un incontro che lascia senza parole, ogni immagine rara custodisce un grande mistero.
Il gatto di Pallas avvistato per la prima volta sulle cime dell’Himalaya, è apparso quasi come un’ombra.
Silenzioso e inatteso, ha lasciato ricercatori ed esploratori increduli. Non è solo uno scatto a fare notizia, ma è ciò che rappresenta ovvero la natura che ancora una volta ci ricorda quanto poco conosciamo davvero di lei.
Gatto di Pallas ripreso per la prima volta sull’Himalaya
Tra le cime gelate e i paesaggi selvaggi dell’Himalaya, a quasi 5000 metri di quota, si è verificato un evento straordinario.
Il gatto di Pallas (otocolobus manul), è stato catturato dall’obiettivo delle foto-trappole del WWF in India.
Questo gatto, è un piccolo rappresentate della famiglia dei Felidi presente in Asia centrale. Il suo peso è di circa 2 massimo 5 kg ed è lungo 57 cm.
Il colore degli occhi è giallo-verde e le pupille sono rotonde. Ha mantello lungo e folto e le orecchie arrotondate.
Vederlo anche solo in fotografia è un privilegio raro, perché questo felino è famoso per la sua capacità di rimanere nascosto e per il carattere enigmatico e riservato.
La sua presenza in questi luoghi remoti, non è soltanto un fatto scientifico di rilievo, ma racconta la storia di un ecosistema sorprendentemente vitale che resiste nonostante le difficoltà dell’altitudine e i cambiamenti che minacciano il suo equilibrio.
Il gatto di Pallas, affronta ogni giorno le difficoltà della perdita di habitat e della scarsità di prede. Questo animale, simbolo di resilienza, invita a osservare, studiare e preservare gli ecosistemi più remoti e fragili del pianeta.
Missione WWF: 136 foto-trappole rivelano una scoperta senza precedenti
L’incontro con il gatto di Pallas, anche chiamato gatto della steppa o delle nevi, non è stato un semplice colpo di fortuna.
L’avvistamento, rientra in una ricerca molto più ampia condotta tra luglio e settembre 2024, volta a scoprire come vivono gli animali che abitano le vette dell’Himalaya.
Per settimane gli esperti hanno percorso sentieri impervi tra rocce e neve, affrontando climi rigidi e condizioni estreme, mentre installavano 136 foto-trappole in angoli isolati e difficili da raggiungere.
Il lavoro è stato faticoso, ma ogni fatica è stata ripagata. Grazie all’impegno del team e alla preziosa collaborazione delle comunità locali, non solo è stata catturata l’immagine rara del gatto di Pallas, ma è stata anche confermata la presenza di altri grandi felini, come il leopardo delle nevi, il leopardo nebuloso, il gatto leopardo e il gatto marmorizzato.
Gatto di Pallas simbolo sfuggente delle montagne himalayane
La scoperta del gatto di Pallas non è solo un fatto scientifico, ma ci mostra quanto le montagne dell’Himalaya siano ancora piene di misteri e quanto siano fragili.
Ogni nuova osservazione di questo animale raro, ci ricorda quanto sia importante proteggere questi luoghi e lavorare insieme scienziati e comunità locali per conservarne la bellezza e la vita.
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Anche se oggi, non è considerato a rischio, fa parte della lista rossa dell’IUCN, come “specie a rischio minimo“, questo gatto resta uno degli animali più difficili da vedere.
Ogni fotografia che lo cattura ci racconta la sua capacità di adattarsi e la forza delle montagne che lo ospitano.
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