Giacimento di ambra sudamericana ‘brulicante’ di insetti antichi

Settembre 22, 2025 - 10:30
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Giacimento di ambra sudamericana ‘brulicante’ di insetti antichi

La scoperta fornisce un’istantanea di una foresta di 112 milioni di anni fa nel supercontinente Gondwana e presenta nuove possibilità per studiare un ecosistema antico attualmente poco conosciuto.

 

 

 

In una cava in Ecuador sono stati scoperti i primi giacimenti di ambra in Sud America contenenti insetti conservati, riferisce un articolo su Communications Earth & Environment.

La scoperta fornisce un’istantanea di una foresta di 112 milioni di anni fa nel supercontinente Gondwana e presenta nuove possibilità per studiare un ecosistema antico attualmente poco conosciuto.

I campioni di ambra (resina fossilizzata degli alberi) hanno un ampio intervallo di date, con la prima datata a 320 milioni di anni fa, ma c’è un notevole aumento del numero di campioni nella documentazione fossile tra 120 milioni e 70 milioni di anni fa, durante l’era Cretacea (da 143,1 milioni a 66 milioni di anni fa).

L’ambra può contenere bioinclusioni – antiche piante o materia animale conservata all’interno della resina – che danno ai ricercatori l’opportunità di studiare organismi, come insetti e fiori, che altrimenti sarebbero raramente conservati.

Tuttavia, fino a poco tempo fa, quasi tutti i principali depositi di ambra identificati si trovavano nell’emisfero settentrionale.

Pertanto, abbiamo una comprensione limitata della biodiversità e dell’ecosistema dell’emisfero australe durante il Cretaceo, quando i continenti moderni si stavano staccando dal supercontinente Gondwana.

Xavier Delclòs e colleghi dell’Universitat de Barcelona hanno analizzato campioni di ambra e la roccia circostante dalla cava di Genoveva in Ecuador.

L’ambra, datata a circa 112 milioni di anni fa, fa parte di un deposito recentemente scoperto nella Formazione Hollín, uno strato di roccia sedimentaria che si trova nel bacino dell’Oriente in Ecuador.

Gli autori hanno identificato due diversi tipi di ambra: uno che si è formato sottoterra attorno alle radici delle piante produttrici di resina e un altro che si è formato quando la resina è stata esposta all’aria.

Nei 60 campioni analizzati di ambra aerea, gli autori hanno identificato 21 bio-inclusioni, costituite da membri di cinque ordini di insetti – tra cui Ditteri (mosche), Coleotteri (coleotteri) e Imenotteri (che includono formiche e vespe) – insieme a un frammento di ragnatela. Hanno anche identificato un’ampia varietà di fossili di piante nei campioni di roccia, tra cui spore, polline e altri resti.

Gli autori concludono che le caratteristiche delle bioinclusioni e dei fossili circostanti suggeriscono che l’ambra si sia formata in un ambiente forestale umido e densamente vegetato, dominato da alberi produttori di resina, e situato nella parte meridionale del Gondwana.

Sostengono che la scoperta del deposito di ambra è di fondamentale importanza per gli studi futuri di questo periodo.

 

 

Immagine:  Mónica Solórzano-Kraemer.

 

 

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Redazione Redazione Eventi e News